Vai al contenuto

Lunedì 30 marzo si è tenuta la conferenza dei capigruppo per fare il punto della situazione coronavirus a Nonantola. Quella precedente si è tenuta lo scorso 16 marzo. La lunga pausa (diversi capigruppo avevano sollecitato una frequenza settimanale, data la situazione) è stata giustificata per "mancanza di aggiornamenti" a parte il numero dei casi. Ho chiesto di mantenere una cadenza almeno settimanale, anche solo per brevi aggiornamenti e su questo c'è stato accordo più o meno generale. Cerco di riassumere qui sotto ciò che è emerso.

Il Sindaco ci ha illustrato la difficile situazione degli uffici: al momento risulta operativo il COC, con due unità di personale in segreteria e una unità al protocollo, l'anagrafe al minimo, i servizi socio-sanitari, la PM. Il resto del personale o è in ferie oppure in smart working, con forti limitazioni alla loro operatività. L'ufficio tecnico è stato a lungo fermo per mancanza di personale operativo causato anche da quarantena imposta ai familiari, cosa che ha interessato anche l'ufficio ragioneria. Ora dovrebbero avere ripristinato in parte l'operatività, almeno di Masetti, in modalità telematica.

Sono arrivati circa 85mila euro per i "buoni spesa". Lunedì il Sindaco ci ha detto che attendevano entro un giorno o due le linee guida della Regione per individuare i destinatari del bonus. I Comuni poi si sarebbero organizzati in autonomia sulle modalità di erogazione. Mi pare che la cosa sia partita come ci è stato detto. Riguardo alla questione di un messaggio Whatsapp che diceva di contattare al cellulare il consigliere Pastena incaricato dal Sindaco per raccogliere segnalazioni di situazioni di difficoltà economica, ho chiesto se l'Amministazione non potesse istituire canali meno informali per una situazione così importante. Mi è stato risposto che il messaggio si è trattato di un errore che sarà corretto. Il numero da contattare non è quindi quello di un consigliere comunale, ma quello del triage istituzionale di Nonantola.

Per quanto riguarda la chiusura delle attività non essenziali imposta dal DPCM della settimana scorsa, le aziende avevano tempo fino al 26 marzo per recepire, poi prorogata al 28 marzo. Quindi le disposizioni dovrebbero essere diventate efficaci da lunedì 30, cosa che sarà verificata da PM e GdF. Il Sindaco ci ha riferito che alcune aziende hanno chiesto la verifica del loro codice ATECO alla Prefettura, un codice che le classifica come essenziali o non essenziali. Come vi ho anticipato sulla chat, ho chiesto che venga attivato un monitoraggio delle attività aperte o chiuse per capire i riflessi sulla nostra realtà, sia dal punto di vista economico (se le aziende sospendono l'attività cosa succede a lavoratori e azienda), che dal punto di vista sanitario (se le aziende rimangono attive, quali garanzie per la salute dei lavoratori, dei familiari e dei cittadini). Il Sindaco ha risposto che ha pochissime unità in servizio e che sarà difficile attivare controlli puntuali. Ho suggerito che prima di inviare i controlli si potrebbero contattare le associazioni di categoria (CNA, sindacati, confindustria) e fare il punto locale.

Infine il Sindaco ci ha illustrato la linea di massima fermezza sul rispetto delle regole da parte dei cittadini e dell'efficacia dissuasiva delle sanzioni. Ho sottolineato come sia importante il rispetto delle misure, ma sempre e limitatamente al contenimento del contagio e come non sempre il rispetto "alla lettera" vada in questa direzione.

  • Il vicesindaco Taccini ci ha descritto quali servizi sono state istituiti per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Alcuni ci erano già stati anticipati 15 giorni fa come "cose da fare" che nel frattempo sono state fatte. Brevemente:
    È stata istituita una rete di gestione dell'emergenza che coinvolge Servizi Sociali e associazioni di volontariato (croce blu, Auser, consulta, carabinieri, volontari della protezione civile-ORM) con il compito di distribuire generi di prima necessità e farmaci ai soggetti fragili. La cosa era partita la settimana scorsa, ma la Regione ha chiesto che tutti i soggetti coinvolti fossero assicurati contro le malattie infettive contratte nel corso delle attività. Non tutte le associazioni hanno questo grado di copertura (credo solo la Croce Blu), quindi la cosa si è momentaneamente fermata nell'attesa di dare copertura assicurativa, eventualmente con spesa a carico dell'Amministrazione. Solo per le persone in quarantena certificata, questo servizio è invece assicurato dall'ASL con personale suo.
  • È stato istituito un numero TRIAGE di Nonantola, che risponde telefonicamente alle diverse richieste, indirizzando i vari casi verso gli opportuni canali (Servizi Sociali, ASL o altro). Il numero è unico e rispondono diversi soggetti (ma sempre personale del Comune) collegati da casa o da uffici con deviazione di chiamata. Il servizio è stato ampliato come orario dalle 9 alle 17 tutti i giorni e dalle 9 alle 12 il sabato.
  • Con la Consulta del Volontariato è stato istituito "Pronto a farti compagnia", numero da chiamare per ascolto e compagnia. Al momento sono arrivare 32 chiamate.
  • È stato istituito PSICO-ON-LINE, assistenza psicologica gratuita.
  • È stato istituito un'attività di "controllo visivo" per favorire il rispetto delle regole di distanziamento sociale e di non uscire con il coinvolgimento dei volontari della protezione civile-ORM. Loro compito è quello di richiamare i cittadini al rispetto delle regole sanitarie, ma senza compiti di "ordine pubblico".
  • È stata avviata un'attività di monitoraggio dei "gruppi fragili". Su 91 contatti sono state ricevute 48 richieste, prevalentemente di assistenza domiciliare, presenza di figli disabili, richieste di farmaci e di generi di prima necessità (queste richieste sono in aumento).
  • Sono state attivate due nuove unità di personale per l'assistenza domiciliare.
  • È stata attivato un servizio di assistenza telefonica a livello di unione per le persone che frequentavano i centro diurni (Nonantola, Ravarino, Oasi di Castelfranco) che sono stati chiusi per effetto dei DPCM.
  • È stato attivato un servizio telefonico per la tutela dei minori con problemi in famiglia, anche questo era stato sospeso dal DPCM.
  • Anche per gli studenti con disabilità è stato attivato un servizio telefonico di didattica a distanza in luogo degli insegnanti di sostegno.

Alla mia richiesta di illustrare la situazione delle nostre case di riposo per anziani, l'assessore, dopo una telefonata ai servizi, ci ha detto che non si riscontrano particolari problemi e a oggi non sono stati rilevati casi di positività al coronavirus.

Ho poi segnalato l'opportunità di fare il punto della situazione con i medici di base di Nonantola, in parte perchè sono lavoratori particolarmente esposti al contagio, in parte perchè la loro attività di assistenza alle persone fragili con malattie croniche (es. ipertensione, diabete, cardiopatie, bronchiti croniche, ecc...) potrebbe essersi allentata (immagino che le visite periodiche a domicilio si siano ridotte o annullate). Il vicesindaco Taccini ha detto che in questo momento i medici sono troppo impegnati per disturbarli. Ho suggerito che il consigliere Monari è medico di base e rappresentante dei medici di Nonantola e potrebbe essere invitato alla prossima conferenza dei capigruppo. Il vicesindaco si è impegnato a sentirlo sulla questione e che riferirà lui alla prossima conferenza.

L'assessore Piccinini ci ha informato sulla situazione delle scuole. Per quanto riguarda le scuole medie non si rilevano particolari problemi (al netto della situazione emergenziale): in tutte le classi sono riusciti ad attivare almeno un'ora alla settimana di didattica a distanza per ogni materia. Per la scuola elementare la cosa è molto più variegata e mentre qualche classe è riuscita a tenere i contatti con gli alunni attraverso videolezioni o altro, altre riescono solo a comunicare attraverso messaggi scritti. I principali problemi sembrano essere dovuti al fatto che:

  1. chi ha fratelli o genitori in telelavoro occupano la linea o l'unico computer di casa;
  2. anche spostando le attività al pomeriggio, molte volte i bambini sono affidati ai nonni che non hanno le competenze per gestire una lezione a distanza.

Ho fatto presente che nonostante siano anni che la scuola stia cercando di dotarsi dei mezzi e delle competenze per una didattica multimediale, spesso il processo non è uniforme e talvolta lasciato alla buona volontà dei molti bravi insegnanti e non c'è ancora quell'omogeneità e quella preparazione che sarebbe stata molto utile se fosse stata attiva prima dell'emergenza. La cosa ci ha colti impreparati e ognuno ha fatto quello che ha potuto. Servono infrastrutture (non tutti hanno una buona connessione a casa), materiali (impensabile fare ditattica a distanza con un telefonino) e competenze (non si improvvisa una didattica a distanza). Occorre mettere in cantiere anche tutte queste cose, appena sarà di nuovo possibile.

Infine il Sindaco ci informa che a Nonantola ci sono 33 casi positivi, di questi 4 ricoverati in ospedale e in totale 45 persone in quarantena (questo numero comprende anche persone non positive, ma venute a contatto con positivi). Questi numeri si riferiscono a lunedì 30 marzo.

Il capogruppo di Nonantola Progetto 2030