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Nella conferenza dei capigruppo del 6 aprile, la responsabile dei Servizi Sociali e Socio-Sanitari dell'Unione Comuni del Sorbara Dott.ssa Claudia Bastai ha illustrato la situazione riguardo all'erogazione dei buoni spesa (circa 85mila euro per il Comune di Nonantola). I buoni sono spendibili solo per generi alimentari o di prima necessità presso i negozi/supermercati che hanno aderito. L'Importo varia fra i 150 € e i 450 € per famiglia secondo il numero dei componenti ed è incompatibile con altri contributi (es. CIG, NASPI, reddito di solidarietà). La Guardia di Finanza effettuerà controlli a campione per verificare i requisiti dei percettori. Ad oggi sono pervenute 112 domande. I buoni sono spendibili dal 9 aprile 2020.

Per quanto riguarda la situazione delle Case Residenza per Anziani, sollecitata da una mia richiesta, la Dott.ssa Bastai ha confermato quanto anticpato la settimana scorsa dal Vicesindaco Taccini, ossia che presso le strutture dell'Unione del Sorbara non si sono riscontrati casi di coronavirus, nè fra gli ospiti, nè fra il personale socio-sanitario. L'ASL ha iniziato lo screening a tappeto per individuare la presenza di eventuali portatori sani fra il personale delle residenze per anziani, operazione che dovrebbe essere conclusa entro venerdì 10 aprile. Gli accessi di visitatori e parenti alle residenze rimane al momento limitato al minimo. Su richiesta del Consigliere Platis che ha osservato che presso le Case Residenza per Anziani il problema sanitario è aggravato dal pesante turn-over del personale, la Dott.ssa Bastai ha spiegato che la contingente richiesta di operatori socio-sanitari da parte della ASL centrale, unita alla migliore retribuzione, mette in difficoltà le strutture periferiche.

Per quanto riguarda il monitoraggio telefonico dei gruppi fragili, che secondo il report dei servizi sociali sono 1.481 a Nonantola, su mia richiesta la Dott.ssa Bastai ha chiarito che il numero di 91 contatti telefonici avuti al 30 marzo u.s. non è aggiornato, si sta procedendo con il lavoro, il numero effettivo di contatti dovrebbe essere più alto e che ci farà avere il numero esatto.

Il Sindaco ha informato che sarà presto data comunicazione ufficiale di due IBAN per la raccolta fondi per l'emergenza coronavirus: per la distribuzione di generi alimentati e di prima necessità sarà quello della Caritas, per tutte le altre destinazioni sarà quello della Tesoreria Comunale.

Il Vice Sindaco Taccini ha informato che la situazione assicurativa dei volontari impegnati nella lotta all'emergenza è stata regolarizzata secondo le recenti disposizioni regionali (obbligo di copertura assicurativa contro le malattie infettive contratte nel corso delle attività ). Oltre alla distribuzione di farmaci e spesa, l'Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) e i volontari della Protezione Civile (ORM) si occupano, oltre che del "controllo visivo" per favorire il rispetto delle regole di distanziamento sociale, anche della gestione della coda in ingresso alla COOP. Il Consigliere Platis fa osservare che se ci sono costi, non dovrebbero ricadere sulla collettività, ma sul gestore, come avviene in altri Comuni. Il Sindaco informa che a riguardo è attiva una interlocuzione con la COOP, secondo cui la situazione è sufficientemente sotto controllo e non è necessario l'intervento di una guardia giurata, ma si impegnano a monitorare e casomai a intervenire. Secondo il Vicesindaco Taccini era necessario intervenire con prontezza. Il Sindaco ci segnala l'ottimo atteggiamento dei volontari che è stato rilevato dai Carabinieri.

Il Consigliere Antonucci suggerisce un maggior coinvolgimento della Consulta del Volontariato che raggruppa la vasta realtà delle associazioni nonantolane e che in un recente documento avanza diverse proposte, in materia di lotta all'emergenza sanitaria, realizzabili nel nostro Comune. Il Sindaco ritiene utile, ma prematuro, tale coinvolgimento perchè in questa fase di emergenza servono competenze specifiche che si possono trovare solo presso ANC, ORM e Scout Agesci. Le altre associazioni, secondo la normativa STARP potranno essere coinvolte in un secondo momento. A questo proposito, ho sottolineato che, ferma restando la necessità di affidare specifici compiti solo a volontari addestrati, si sente forte l'esigenza di un tavolo di coordinamento comunale, guidato dall'Amministrazione, che metta insieme volontariato, Protezione Civile, servizi socio-sanitari, forze dell'ordine, associazioni di categoria, Auser, Croce blu, Parrocchia, medici di base, ecc... come:

  1. punto di riferimento per chi vuole dare una mano alla gestione dell'emergenza;
  2. soggetto che ha il polso della situazione a 360 gradi.

Tale proposta, da me già avanzata in conferenza capigruppo lo scorso 16 marzo, viene proposta in forma analoga nel documento della Consulta e da me ribadita ancora in conferenza dei capigruppo. Il Sindaco risponde che al momento servono volontari competenti e che come Amminstrazione abbiamo il dovere di dare risposte pronte. Le altre forze serviranno in un momento successivo.

Per quanto riguarda la richiesta di fare il punto della situazione con i medici di base di Nonantola, da me avanzata lo scorso 30 marzo, il Consigliere Monari in veste di reppresentante dei medici di base di Nonantola, ha consultato i colleghi e ci ha fatto avere una relazione scritta sulla situazione. Viene rilevata in generale una situazione stressante. Viene evidenziato che sia le per le visite ambulatoriali che per quelle domiciliari sono scarsamente disponibili i dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda i pazienti cronici, continua l'attività di controllo clinico, controllo del dolore, sostegno alle famiglie, lavoro d’equipe col servizio infermieristico e continuano le visite programmate ed integrate per pazienti anziani con polipatologie ed oncologici, ma si segnalano difficoltà nella richiesta di esami bioumorali e strumentali, in particolare per i tempi di effettuazione. Sono state finalmente attivate le Unità Speciali di Continuità Assistenziale che dovrebbero integrarsi con i medici di base. Viene infine sottolineato che le cure primarie, anche in Emilia Romagna, dovrebbero ricevere maggiori attenzioni sia dal punto di vista delle strategie di investimento (di risorse e progettazione ad ampio respiro) sia come integrazione profonda fra i vari altri “attori” presenti sul territorio, compreso l’ospedale.

Infine ho ribadito quanto già detto lo scorso 30 marzo, ossia che è necessario aprire un tavolo con associazioni di categoria, sindacati e organizzazioni datoriali per verificare la situazione delle attività produttive a Nonantola: quali aziende sono chiuse, quale la situazione dei lavoratori e delle aziende, quali aziende restano aperte e in quali condizioni sanitarie operano i lavoratori in attività. Ho sottolineato che occorre quanto prima affiancare le Prefetture nelle operazioni di verifica. Il Sindaco ci ha informato che attraverso il SUAP sono state contattate le associazioni di categoria, ma che a tutt'oggi hanno risposto solo CNA a Confesercenti, le quali hanno affermato che circa il 70% delle attività sono ferme. Si rimane in attesa di un riscontro da parte delle altre.