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Domenica scorsa è stata riaperta la Torre dell’Orologio a Nonantola, chiusa dal maggio 2012 a causa del terremoto e dei successivi lavori di ricostruzione e consolidamento. Riteniamo positivo questo passaggio, ma si apre ora il tema di come sarà utilizzata. Nell’incontro pubblico del luglio 2017 l’Amministrazione propose l’apertura di un percorso pubblico per definirne l’utilizzo più consono alla sua storia e alla sua collocazione nel centro del paese e nel bilancio comunale 2018 è stato previsto un “percorso partecipato” aperto alla cittadinanza. Liberi e Uguali di Nonantola chiede che questo percorso sia avviato al più presto.

Si parla di una Sala Civica per lo spazio situato a pianoterra, ma che ne sarà degli spazi ai piani superiori che venivano utilizzati per i corsi di musica prima del terremoto? Occorre tenere presente che a seguito del parere negativo della Sovrintendenza, è stata esclusa la possibilità di costruire un ascensore interno che ne avrebbe consentito l’accesso a tutti e, quindi, una più estesa fruibilità. Lanciamo qualche idea: in coerenza con la funzione culturale precedente, proponiamo di adibire la Torre a spazi aperti alla creatività artistica in generale, istituendo officine di scultura/pittura/arti visive capaci di sviluppare progettualità e offerta formativa rivolta alle scuole e al territorio in senso lato. In campo culturale a Nonantola – o forse è meglio fare riferimento al bacino più ampio dell’Unione del Sorbara, visto l’unicum rappresentato dalla Torre – abbiamo esperienze e ricchezze che potrebbero trovare una collocazione visibile e un accesso facilitato. Liberi e Uguali propone che, insieme ai cittadini, l’Amministrazione lavori per trovare l’utilizzo più condiviso possibile di una torre medioevale che, dopo il terremoto, rimane una delle poche presenti nel territorio modenese.