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Per scoprire che ci troviamo di fronte a una destra-destra nostalgica e pericolosa non è necessario esumare dalla melma social le deliranti performances di qualche sconosciuto candidato nonantolano di FdI che si esibisce nel saluto romano. Basta vedere quello che succede in Parlamento, dove riforme innaturali per la democrazia parlamentare vengono portate avanti a suon di calci e pugni, non solo in senso figurato, o nelle piazze dove il libero dissenso viene represso a manganellate sulla testa di giovanissimi e pacifici studenti.

Una preoccupazione espressa già prima che il caso di FdI Nonantola venisse alla luce in un comunicato congiunto delle liste Nonantola Progetto 2030 e il Futuro Adesso: a tutti i livelli e in ogni contesto dobbiamo fermare le destre che “mettono in discussione le basi costituzionali e antifasciste della nostra Repubblica”.

Cinzia Vaccari

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Comunicato stampa congiunto delle liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso

Le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso ringraziano gli elettori nonantolani che hanno sostenuto la candidata sindaca Cinzia Vaccari con un significativo 18,2% dei consensi, dimostrando che, pur partendo da culture politiche diverse, con il dialogo costruttivo e l’unione delle forze, sia possibile costruire un progetto politico credibile.

Le due liste, che siederanno ai banchi dell’opposizione, continueranno a lavorare per l’allargamento del campo politico intorno a concrete proposte che saranno avanzate dalle liste stesse e dai loro rappresentanti in Consiglio comunale. È nostra ferma convinzione che si debba superare l’anomalia determinatasi a Nonantola di forze progressiste di sinistra in schieramenti diversi, a fronte di una avanzata delle destre che, a livello nazionale, vuole mettere in discussione le basi costituzionali e antifasciste della nostra Repubblica.

In vista del ballottaggio del prossimo 23 e 24 giugno fra le candidate Tiziana Baccolini, sostenuta dal PD e dalla lista Nonantola Attiva, e Monica Contursi, sostenuta da FdI e altre due liste di centrodestra, le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso non hanno dubbi che anche a Nonantola le destre non debbano vincere e nel contempo si debba avviare un percorso che risponda al desiderio di cambiamento espresso dal voto locale. Per questo apprezziamo l’auspicio del PD provinciale di ricostruire la “naturale alleanza” del campo progressista.

Nell’incontro di sabato 15 giugno con la candidata sindaca Tiziana Baccolini, non essendo stata posta in discussione l'ipotesi di apparentamento da nessuna delle parti, le liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso hanno proposto invece, senza trovare adeguata condivisione, alcuni progetti per Nonantola, allo scopo di favorire la ripresa del dialogo su basi concrete e perché convinte che ai cittadini non servano appelli generici, ma fatti, tra cui il polo socio-sanitario, la questione della carenza di alloggi e il tema della sostenibilità ambientale nell'azione amministrativa.

Se l’obiettivo è riunire “un’area politica che è naturale che sia insieme”, le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso non possono essere considerate alla stregua di semplici comparse, ma potenziali alleati con idee, proposte, progetti e peso elettorale.

Per questo, ribadiamo il nostro massimo impegno perché le destre escano sconfitte nel ballottaggio e perché, lavorando insieme, si torni ad una politica di ampio respiro progettuale, di forte partecipazione democratica e di trasparenza amministrativa.

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Siamo entrati nella parte centrale della campagna elettorale e, adesso più che mai, occorre condividere con i cittadini le proposte e le prospettive che vogliamo per il nostro paese. A questo scopo utilizziamo diversi canali di comunicazione: banchetti nelle piazze, manifesti, volantini, social network e dibattiti. Tali iniziative talvolta ci espongono ad attacchi personali sui nostri profili social o ai nostri banchetti, ma consideriamo questi episodi come segni di debolezza delle proposte dei nostri avversari e ci danno maggior impulso a moltiplicare i nostri sforzi.

Lo scorso 22 maggio, su invito delle associazioni di categoria CNA, Lapam, Confcommercio e Confesercenti, si è tenuto un confronto pubblico fra le quattro candidate alla carica di Sindaca di Nonantola. Una serata molto partecipata e di grande interesse, focalizzata su specifiche tematiche indicate dalle associazioni organizzatrici. In quella sede, su diverse questioni che riteniamo di grande importanza, la nostra candidata Cinzia Vaccari ha avanzato precise e realistiche proposte che vogliamo qui riassumere.

Sul tema della mobilità ha proposto di valutare la realizzazione di una tranvia leggera tra Nonantola e Modena cogliendo l’occasione della riorganizzazione del sistema regionale dei trasporti pubblici locali; con la realizzazione del secondo stralcio del terminal bus si dovrà rendere tale luogo accogliente per chi usa anche la bicicletta per gli spostamenti; va promossa la riqualificazione urbanistica della città che preveda percorsi ciclo-pedonali sicuri verso Modena e le frazioni, una mobilità pedonale accessibile alle persone fragili, zone a 30 km/h, percorsi protetti casa-scuola e incentivi per la mobilità ciclabile verso la zona artigianale.

Per quanto riguarda la sicurezza, la nostra candidata ha sottolineato che essa si ottiene potenziando la rete di protezione sociale e favorendo l’accesso ai servizi, in affiancamento alla doverosa presenza sul territorio delle forze dell'ordine; il problema della chiusura della Stazione dei Carabinieri va affrontato a livello sovracomunale, coinvolgendo l’Unione, il Comune, la Prefettura e il Ministero dell’Interno e privilegiando il recupero di edifici esistenti; va istituito un "Tavolo della Convivenza" che riunisca polizia locale, Carabinieri, servizi sociali, scuole, volontariato, officine culturali e Parrocchia per gestire i fattori di rischio per la sicurezza; occorre infine prevenire nuove alluvioni sia con interventi di messa in sicurezza idraulica sia con opere per la riduzione dei danni da eventuali esondazioni.

Secondo la nostra candidata, il centro storico deve tornare ad essere abitato e vivacizzato attraverso il recupero e la rigenerazione di edifici per la residenzialità, evitando che diventi solo una zona turistica di passaggio; il centro deve tornare a essere il cuore della comunità, con la riapertura degli uffici comunali, che dovranno ospitare anche spazi collettivi, un urban center e un polo culturale per stimolare idee e progetti; va ampliata l'offerta di ristorazione e incentivato il recupero di attività artigianali tradizionali; il centro storico va riconnesso con il resto del territorio, creando percorsi “storici”, con pavimentazioni adeguate e alberature che lo colleghino all'ex cantina sociale, al Borgo Riviera e alla Pieve; va incentivato l'uso di piazza Liberazione per attività mercatali; le eccellenze storico-ambientali di Nonantola vanno integrate con quelle dei comuni dell’Unione e di Modena, creando percorsi riconoscibili per cittadini e visitatori lungo itinerari omogenei.

La nostra candidata ha infine evidenziato che il territorio va rigenerato senza consumare nuove aree, puntando sulla sostenibilità ambientale; la pianificazione di nuovi insediamenti produttivi dovrà sempre garantire la diminuzione del traffico veicolare; si deve ripensare all’uso dell’area PIP Gazzate in ottica ambientale, coinvolgendo il Consorzio Attività Produttive, attori locali, provinciali e il mondo della ricerca, assumendo decisioni condivise con la comunità; si dovrà intervenire anche sulla vecchia area artigianale, seguendo le indicazioni del Piano Urbanistico Generale in materia di rischio idraulico e migliorando la permeabilità del terreno; occorre spostare la nuova area produttiva prevista dal Piano Consolata all’interno del perimetro della tangenziale; va infine promosso lo sviluppo di comunità energetiche e solari per migliorare l'efficienza energetica e la riduzione e il recupero dei rifiuti.

Nell’insieme ci pare di poter affermare che, in coerenza con il programma elettorale di coalizione, le proposte avanzate da Cinzia Vaccari abbiano il pregio della chiarezza, della concretezza e della coerenza tra i principi di riferimento e le azioni da sviluppare sul territorio del nostro Comune. Proposte programmatiche (il cosa fare) e metodologiche (il come fare) che hanno alla base il metodo partecipativo come asse portante dell’azione di governo. Non bastano modelli aziendalisti-manageriali per governare una comunità. Occorre concretezza, ma anche visione; capacità di decidere, ma anche confronto tra posizioni e interessi diversi; capacità di sintesi avendo chiaro l’obiettivo del bene comune, partendo dalla valorizzazione di quanto storicamente è stato realizzato di positivo nei nostri territori.

Positività che la destra tende a negare o a non vedere, spesso assumendo posizioni insostenibili sul piano ambientale (favorevoli al polo logistico delle Gazzate; contrari al Piano urbanistico generale che, al netto di qualche limite, affronta il tema del rapporto armonico fra gestione del territorio e ambiente), che dimostra incapacità nell’avanzare proposte programmatiche e culturali praticabili e utili alla nostra città e non riconosce la necessità affrontare il tema della transizione ecologica.

Certo non è altrettanto sostenibile la posizione di chi ci ha governato in questi anni, che nega o nasconde i problemi economici, sociali e ambientali del nostro comune, accentuati da scelte sbagliate e spesso arroganti, e che oggi oscilla fra voli pindarici (Nonantola sito dell’UNESCO) e la necessità di dover recuperare ritardi ed errori oggettivi di cui essi stessi sono responsabili (chiusura del CUP, della caserma, indebolimento dei servizi, consumo di suolo…). Non possiamo poi dimenticare che se oggi vengono proposti interventi di qualità presso il PIP Gazzate, questo lo si deve al fatto che quell’area non è occupata da un mega capannone dedicato alla logistica, progetto sostenuto fino allo stremo dalla Giunta uscente e fermato dal Consiglio comunale grazie anche alla nostra iniziativa.

Certo le diverse coalizioni avanzano proposte specifiche in alcuni casi condivisibili, ma la sfida che abbiamo di fronte richiede una visione più ampia e strategica. Nonantola Progetto 2030 lavora nell’area progressista e di sinistra per mettere fine al declino che interessa questo territorio, ponendosi l’obiettivo di realizzare il necessario cambio di paradigma in ambito economico, sociale e culturale che i grandi cambiamenti ci impongono. Uno sforzo enorme, dove tutto il sistema deve essere indirizzato a produrre nuova e buona occupazione, benessere sociale e culturale e stili di vita in armonia con l’ambiente in cui viviamo.

Nonantola Progetto 2030 ringrazia i cittadini per la calorosa partecipazione al dibattito del 22 maggio scorso, le candidate sindache per il confronto civile e di merito e le associazioni di categoria per avere organizzato questa importante iniziativa.

Il 20 aprile 2024 un'affollata platea di cittadini ha seguito la presentazione della candidata sindaca Cinzia Vaccari sostenuta dalle liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso. Dopo la presentazione delle due liste, la sindaca ha presentato la sua "giunta in pectore", ossia la sua squadra di lavoro.

Un sincero ringraziamento va ai numerosissimi cittadini che hanno partecipato all'evento, che danno a tutti noi la forza e le energie per iniziare questo percorso.

Di fronte a una situazione internazionale drammatica, ci rendiamo conto che le nostre diatribe possono apparire stucchevoli e fuori luogo, ma dopo la nota stampa del PD locale che ci accusa di non aver consentito il realizzarsi del campo progressista, alcune precisazioni e considerazioni ci paiono doverose.

Il ragionamento del PD ci ricorda la favola del lupo e dell'agnello: il lupo sta a monte del ruscello e accusa l'agnello che sta a valle di inquinargli l'acqua da bere. Impossibile ovviamente, si tratta evidentemente di una scusa per mangiarlo... Senza polemica, vogliamo riportare qui in sintesi il percorso che è stato seguito, allo scopo di evidenziare le responsabilità e i ruoli dei diversi soggetti che lo hanno vissuto.

Dopo l'assemblea pubblica del 21 gennaio, in cui Nonantola Progetto 2030 si è impegnata, insieme ad altri gruppi, a lavorare per la costruzione di una proposta unitaria più larga possibile per il governo del nostro comune, Nonantola Progetto 2030 e il PD si incontrano. In quella sede, ci vengono proposti, per la guida del Comune, un ticket formato da una candidata sindaca e da un vicesindaco ed alcune linee programmatiche. Nonantola Progetto 2030, a sua volta, propone un cambiamento di metodo rispetto a quello finora seguito, a partire da un programma elettorale e nomi condivisi per il candidato o candidata sindaco e per la squadra di governo. Il PD chiede con insistenza di fare proposte nominative in tempi brevissimi (48 ore).

Nonantola Progetto 2030, insieme alle liste Una mano per Nonantola e Il Futuro Adesso, inviano congiuntamente una proposta aperta e articolata, proponendo una rosa di otto nomi: uomini, donne, iscritti al PD, non iscritti a nessun partito, aderenti a movimenti civici locali. Con questa proposta intendevamo avviare la discussione per approdare a scelte condivise, contattando le persone in modo unitario e, avuta la loro disponibilità, avviare un percorso programmatico comune.

La risposta del PD è stata di chiusura su tutti i fronti.

Qualche giorno dopo, la candidata sindaca, che evidentemente si sentiva già investita del ruolo, invita Nonantola Progetto 2030 ed altre liste ad un incontro, al quale con serietà decidiamo di partecipare. In quella sede ribadiamo l’esigenza di avviare un percorso di cambiamento per Nonantola. Il PD rivendica continuità nei metodi e conferma nei ruoli di governo la designazione della sindaca e del vicesindaco, chiudendo in sostanza la discussione. La candidata sindaca, con il suo silenzio, di fatto avalla la linea del PD.

Alla fine di quella che appare come una telenovela, ci troviamo con un PD che nega un metodo condiviso e impone come precondizione, alla guida del comune, un ticket composto da due ex-assessori che rappresentano un modo di governare chiuso e autoreferenziale e che, come esempio, hanno avallato e sostenuto il “pasticciaccio brutto” del PIP Gazzate, noto anche come polo logistico, una scelta urbanistica ritenuta inaccettabile poi dalla maggioranza del Consiglio comunale.

Ora, nessuno nega il ruolo del PD nell’area progressista, ma spacciare il percorso sopra descritto come novità e come continuità positiva ci sembra davvero difficile da sostenere. Senza ipocrisie, queste candidature, imposte come pregiudiziali, appaiono più una risposta ai problemi interni al PD locale, che l'indicazione di una prospettiva per Nonantola. Noi pensiamo che la continuità imposta dal PD a potenziali alleati e istituzioni, chiuda di fatto gli spazi per l’avvio del necessario cambiamento, sia per l’area progressista che per l’indispensabile rilancio del Comune e apra, allo stesso tempo, spazi al centrodestra.

Certo sono stati anni complessi, si pensi al covid e all’alluvione. Ma anche anni di errori, di ritardi, di scelte sbagliate, di relazioni tra le forze politiche, tra i livelli istituzionali, tra istituzioni e i cittadini al di sotto delle esigenze. A mo’ d’esempio riteniamo emblematici: il fatto che a 12 anni dal terremoto non abbiamo ancora una casa comune, con tutte le conseguenze che comporta, fra le quali l’esborso di soldi pubblici per gli affitti degli uffici provvisori e sparsi sul territorio, le ricadute negative sul centro storico, l’assenza di un luogo in cui i cittadini possano riconoscersi; la fine della stagione partecipativa, con lo smantellamento della Consulta del volontariato, la chiusura di fatto dell'Osservatorio ambientale, l'assenza di un periodico informativo sulle attività dell'amministrazione; l’inaccettabile pratica dei bilanci comunali approvati in sordina, senza consultare cittadini, parti sociali, categorie; servizi sanitari pubblici ai minimi storici; ecc...

Per questo sentiamo l’esigenza di una fase nuova. Non tutto è da gettare ovviamente, sarebbe sciocco pensarlo e sostenerlo. Ad esempio, il Piano Urbanistico Generale (PUG), anche se in forte ritardo (purtroppo non sarà approvato nel corso di questa legislatura), appare uno strumento positivo su cui poter lavorare, ma molte sono le cose da rivedere, rifare, riprogettare.

Chiusa questa fase, riteniamo sia giunto il tempo di metterci al lavoro con spirito propositivo e costruttivo con chi, nell'area progressista, ha condiviso l'esigenza di innovazione e rilancio del nostro Comune, dando vita ad una coalizione tra Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso. Questi soggetti hanno svolto un loro percorso di approfondimento programmatico, sia interno che pubblico, sviluppatosi attraverso conferenze pubbliche, incontri per gruppi di lavoro, proposte avanzate in Consiglio comunale. Da questo momento, Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso lavoreranno insieme per portare a sintesi le diverse elaborazioni, rimanendo aperti ad ulteriori contributi di cittadini e associazioni.

Ci mettiamo al lavoro per affrontare i problemi aperti del nostro Comune e offrire all'area progressista una proposta di rinnovamento.

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Con l'assemblea pubblica dello scorso 21 gennaio, i gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Movimento 5 Stelle e Nonantola Libera, insieme ad associazioni, circoli e singoli cittadini avevano deciso di avviare un percorso aperto a tutta l'area progressista per costruire un programma di governo orientato ai temi della sostenibilità ambientale, alla coesione sociale e alla partecipazione dei cittadini. Negli ultimi giorni, Nonantola Libera prima e il Movimento 5 Stelle poi, hanno deciso di porre fine, secondo noi prematuramente, al percorso che avrebbe dovuto prendere forma. Dalle dichiarazioni ufficiali di entrambi i gruppi, risulterebbe che la questione discriminante sia un diverso modo di intendere il concetto di “area progressista”, che a loro avviso non dovrebbe includere le forze di maggioranza che hanno retto l'attuale amministrazione.

Siamo stati i primi a criticare, anche duramente, l’attuale amministrazione, che a nostro giudizio ha abbassato la qualità del governo, ha indebolito la rete dei servizi territoriali e ha depotenziato gli organismi di partecipazione, ma non possiamo ignorare che su una scelta impattante per il territorio e per la cittadinanza come quella del polo logistico, le questioni da noi sollevate hanno prodotto un'efficace dialettica, anche nella maggioranza, al punto che la proposta avanzata dalla Giunta, nonostante l'appoggio della destra, è stata respinta dal Consiglio Comunale.

Non è un solo un dato numerico, ma è soprattutto una questione politica e culturale: sono l'idea dello sviluppo sostenibile del territorio, dei presidi di democrazia e di partecipazione che sono assolutamente alternative al progetto propugnato dalla destra, che vorrebbe superare il Patto costituzionale che lega i cittadini allo Stato. Un'idea che può essere vincente solo allargando l'area delle forze progressiste in un'ottica di inclusione, superando posizioni preconcette e personalistiche e uscendo dall'angustia di un localismo riduttivo e poco lungimirante.

Idee che possono essere vincenti solo se tutti facciamo lo sforzo di comprendere che la politica è fatta di fatica, di studio e di ricerca della mediazione, del compromesso e della sintesi fra idee e istanze diverse. Nessuna polemica quindi, ma prendiamo atto che il cammino è faticoso, il sentiero aspro e alla fine ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Di certo noi non siamo ipocriti: vediamo e sappiamo bene che c’è chi alle critiche, anche aspre e dure, non ha risposto con la politica, magari alzando il livello della dialettica, ma con querele. Certo vediamo che c’è chi si è chiuso a riccio privilegiando le logiche personalistiche e amicali al confronto politico, ma la vicenda del polo logistico ci fa sperare che qualche spazio per il confronto potrebbe esserci: è l'aspettativa che anche a Nonantola la nuova segreteria nazionale del partito porti ad un cambio d'atteggiamento anche a livello locale.

Nulla è però dato per scontato: non ci appartengono né i no a priori, né i sì ad ogni costo, né la “comfort zone” di una posizione identitaria, magari gratificante in termini elettorali. Riteniamo però che sia responsabilità anche nostra proporre, ascoltare, discutere e cercare una sintesi programmatica e metodologica per riprogettare la Nonantola del futuro. Volevamo e vogliamo lanciare una sfida positiva nell’area progressista per affrontare il necessario cambiamento e costruire, con coraggio e lungimiranza, la Nonantola della conoscenza, della cultura, della bellezza, del lavoro buono, della partecipazione, dell’equilibrio uomo-ambiente, della coesione sociale, della valorizzazione delle Istituzioni. Nonantola Progetto 2030 è aperta al confronto di idee, nella chiarezza dei programmi e delle proposte, nella coerenza delle persone che dovranno realizzarli e nel rilancio delle forme e degli strumenti della partecipazione, proiettati verso la Nonantola del 2050.

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COMUNICATO STAMPA congiunto dei gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e Movimento 5 Stelle

Domenica 21 gennaio in una gremita sala Sighinolfi si è tenuta un’assemblea pubblica promossa dai gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e Movimento 5 Stelle per affrontare il tema del rinnovo dell’Amministrazione comunale del prossimo giugno.

L’assemblea, molto partecipata da associazioni, gruppi, circoli e singoli cittadini attivi e interessati al futuro della nostra città, ha fatto emergere chiaramente la necessità di un cambiamento, di ricostruire relazioni positive tra le forze politiche di area progressista e tra queste e i cittadini, mettendo al centro il tema della costruzione di un programma di governo per la Nonantola dei prossimi anni e quello dell’esercizio di una democrazia effettivamente partecipativa.

Dal vivace dibattito è emersa la volontà di dare vita a un progetto comune e aperto e quindi di costruire due gruppi di lavoro per realizzarlo. Il primo inizierà nei prossimi giorni una campagna di ascolto presso associazioni, categorie, parti sociali e cittadini al fine di raccogliere sensibilità, proposte, idee sulle quali costruire un programma elettorale di governo condiviso e orientato ai temi della sostenibilità ambientale e sociale e a quelli della coesione e della partecipazione dei cittadini alla vita politica della città. Il secondo gruppo si occuperà dei rapporti con tutte le forze politiche dell’area progressista, con lo scopo di dare forza ad un progetto che sia il più largo e condiviso possibile.

I gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e Movimento 5 Stelle ringraziano i partecipanti per il dibattito e per le idee che sono emerse. Ribadiscono anche l’impegno, con il contributo di tutti, a dare forma e sostanza al nuovo progetto e a condividerne le tappe e il modo di lavorare insieme.

Comunicato stampa

Lo confessiamo: la nostra Sindaca non finisce mai di stupirci. Con un suo recente intervento sulla stampa in merito alle dimissioni del Presidente dell'associazione di volontariato Pace e Solidarietà, la Sindaca avvia la campagna elettorale per le amministrative di primavera a Nonantola, a nostro parere nel modo peggiore, attaccando un cittadino e insinuando sospetti sulle sue reali motivazioni/intenzioni. Sarà forse la conclusione di una legislatura infruttuosa e inconcludente che spinge chi ha guidato il Comune a vedere nemici ovunque e a vivere di retropensieri, senza nessuna riflessione sulle ragioni dei problemi e delle difficoltà che in questa legislatura sono maturate in tutti gli ambiti dell'Amministrazione.

Quando i rapporti personali scavalcano la politica, se quest’ultima diventa unicamente terreno di scontri personali, allora le idee diverse dalle tue (quando se ne hanno) vengono spesso derubricate a questioni di carriera personale. Attaccare un cittadino impegnato nel volontariato sociale al solo scopo di dettare una linea politica che mette in primo piano criteri discriminanti sulle persone rispetto a quelli sui contenuti programmatici e sui metodi di lavoro non è altro che la riproposizione di una modalità di azione già applicata in questa legislatura, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Per quanto ci riguarda, le questioni personali non ci interessano. Sentiamo invece impellente l'esigenza di un cambiamento, di ricostruire relazioni positive fra tutte le forze politiche di area progressista, con le associazioni e con i cittadini, ridando forza al ruolo delle assemblee elettive e mettendo al centro una democrazia effettivamente partecipativa, non il governo dei capi. È necessario un percorso, collettivo ed unitario, aperto a tutte le forze politiche del campo progressista, che tenga insieme antifascismo, pace, multilateralismo, femminismo, lavoro buono, diritti sociali, diritti civili, ambiente, lotta al cambiamento climatico, partecipazione, laicità, trasparenza.

I prossimi mesi ci vedranno impegnati, insieme a tutti coloro che condividono questa esigenza, a costruire un programma e una squadra per la Nonantola che vogliamo, partendo dalla sostenibilità e dalla sicurezza ambientale, tenendo insieme e valorizzando una comunità storicamente indirizzata alla partecipazione, alla tutela dei beni comuni e al confronto delle idee.

Appello congiunto dei gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e Movimento 5 Stelle

Volge al termine una legislatura piuttosto complessa sotto diversi aspetti, sia programmatici che politici, che dovranno essere analizzati, a mente fredda, con grande serenità e allo stesso tempo con grande fermezza.

Avvicinandosi la scadenza elettorale del prossimo giugno, i gruppi consigliari Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e Movimento 5 Stelle sentono la necessità di aprire la discussione mobilitando e coinvolgendo associazioni, gruppi, circoli, comitati, singoli cittadini interessati al futuro della nostra città per coordinare nuove idee, proposte, percorsi, persone e programmi e dar vita a un progetto politico comune, tutto da costruire. Sentiamo l'esigenza di un cambiamento, di ricostruire relazioni positive sia tra le forze politiche di area progressista sia tra queste e i cittadini, ridando forza al ruolo delle assemblee elettive e spazi a una democrazia effettivamente partecipativa, non dei capi.

Vogliamo dar vita a un percorso, tutto da condividere, collettivo ed unitario, aperto alle forze politiche del campo progressista, che tenga insieme antifascismo, pace, multilateralismo, femminismo, lavoro buono, diritti sociali, diritti civili, ambiente, lotta al cambiamento climatico, partecipazione, laicità, trasparenza.

Come gruppi consigliari ci impegniamo a dare vita ad uno spazio pubblico aperto, democratico ed inclusivo dove si decideranno insieme le modalità di lavoro, i temi e i contenuti. Proponiamo quindi a tutti i soggetti interessati a condividere questo percorso un primo incontro domenica 21 gennaio ore 9,30 in sala Marcello “Mirko” Sighinolfi, vicino al museo civico della Torre dei bolognesi, per cominciare a dare forma e sostanza al progetto e stabilire le tappe del percorso e il modo di lavorare insieme.