Vai al contenuto

Quando il Presidente della Regione Emilia-Romagna, nel fare il resoconto a otto anni dal terremoto del 20 maggio 2012, ha affermato che il 95% della ricostruzione è stato completato e ha indicato il 2022 come traguardo per la conclusione dei lavori di ricostruzione, il nostro pensiero è corso subito a Palazzo Salimbeni, sede della nostra municipalità, grande incompiuta delle opere colpite dal sisma.

Ci chiediamo come sia stato possibile, dopo otto anni, finire in quel 5% di comuni ritardatari. Riteniamo oramai quasi impossibile che possa essere rispettata la data del 2022, visto che nemmeno il minimo segnale di inizio lavori è visibile, né per quanto riguarda il Palazzo sede del Comune e di tutti i servizi amministrativi, né per quanto riguarda l'area ex-nido Perla Verde, destinata a nuova sede dei servizi culturali. Un ritardo costoso sia economicamente (in termini di affitti dei locali per gli uffici comunali), sia socialmente (viene meno un luogo di identità per la comunità), sia culturalmente (un'intera area del centro storico rimane sostanzialmente inagibile).

Sia nella passata legislatura, che in quella attuale abbiamo più volte chiesto all'Amministrazione di aprire una discussione pubblica sulla rifunzionalizzazione del palazzo municipale, ottenendo sempre la stessa risposta: la discussione con i cittadini è già stata fatta! Dove e quando non è dato sapere. Visto il ritardo con cui stiamo facendo i conti, chiederemo ancora, ostinatamente, all'Amministrazione un'informativa al Consiglio Comunale e ai cittadini sullo stato di avanzamento del progetto di ricostruzione.

Palazzo Salimbeni deve ritornare ad essere al più presto sede prestigiosa e punto di riferimento per la nostra comunità. Il suo recupero è di vitale importanza per dare ai cittadini un riferimento che alimenti coesione, sviluppi identità e dia senso allo stare insieme della comunità. Iniziare subito con la ricostruzione sarebbe anche utile al rilancio dell'economia locale, colpita dall'emergenza sanitaria.

La riapertura del Palazzo Municipale deve rappresentare non solo il ritorno alle funzioni istituzionali e amministrative, ma anche l’apertura di un luogo speciale per i cittadini. Proponiamo di attrezzare al suo interno un URBAN CENTER, ossia uno spazio adibito a centro di tutta l’attività di informazione e comunicazione dell’Amministrazione Comunale, un luogo reale - e non solo social - della trasparenza e della partecipazione, dove i cittadini possano prendere conoscenza di atti e progetti riguardanti il disegno urbanistico del paese, i suoi servizi e le sue dotazioni, accedere alle informazioni riguardanti la qualità ambientale e trovare spazi per i processi partecipativi.

Nella conferenza dei capigruppo del 6 aprile, la responsabile dei Servizi Sociali e Socio-Sanitari dell'Unione Comuni del Sorbara Dott.ssa Claudia Bastai ha illustrato la situazione riguardo all'erogazione dei buoni spesa (circa 85mila euro per il Comune di Nonantola). I buoni sono spendibili solo per generi alimentari o di prima necessità presso i negozi/supermercati che hanno aderito. L'Importo varia fra i 150 € e i 450 € per famiglia secondo il numero dei componenti ed è incompatibile con altri contributi (es. CIG, NASPI, reddito di solidarietà). La Guardia di Finanza effettuerà controlli a campione per verificare i requisiti dei percettori. Ad oggi sono pervenute 112 domande. I buoni sono spendibili dal 9 aprile 2020.

Per quanto riguarda la situazione delle Case Residenza per Anziani, sollecitata da una mia richiesta, la Dott.ssa Bastai ha confermato quanto anticpato la settimana scorsa dal Vicesindaco Taccini, ossia che presso le strutture dell'Unione del Sorbara non si sono riscontrati casi di coronavirus, nè fra gli ospiti, nè fra il personale socio-sanitario. L'ASL ha iniziato lo screening a tappeto per individuare la presenza di eventuali portatori sani fra il personale delle residenze per anziani, operazione che dovrebbe essere conclusa entro venerdì 10 aprile. Gli accessi di visitatori e parenti alle residenze rimane al momento limitato al minimo. Su richiesta del Consigliere Platis che ha osservato che presso le Case Residenza per Anziani il problema sanitario è aggravato dal pesante turn-over del personale, la Dott.ssa Bastai ha spiegato che la contingente richiesta di operatori socio-sanitari da parte della ASL centrale, unita alla migliore retribuzione, mette in difficoltà le strutture periferiche.

Per quanto riguarda il monitoraggio telefonico dei gruppi fragili, che secondo il report dei servizi sociali sono 1.481 a Nonantola, su mia richiesta la Dott.ssa Bastai ha chiarito che il numero di 91 contatti telefonici avuti al 30 marzo u.s. non è aggiornato, si sta procedendo con il lavoro, il numero effettivo di contatti dovrebbe essere più alto e che ci farà avere il numero esatto.

Il Sindaco ha informato che sarà presto data comunicazione ufficiale di due IBAN per la raccolta fondi per l'emergenza coronavirus: per la distribuzione di generi alimentati e di prima necessità sarà quello della Caritas, per tutte le altre destinazioni sarà quello della Tesoreria Comunale.

Il Vice Sindaco Taccini ha informato che la situazione assicurativa dei volontari impegnati nella lotta all'emergenza è stata regolarizzata secondo le recenti disposizioni regionali (obbligo di copertura assicurativa contro le malattie infettive contratte nel corso delle attività ). Oltre alla distribuzione di farmaci e spesa, l'Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) e i volontari della Protezione Civile (ORM) si occupano, oltre che del "controllo visivo" per favorire il rispetto delle regole di distanziamento sociale, anche della gestione della coda in ingresso alla COOP. Il Consigliere Platis fa osservare che se ci sono costi, non dovrebbero ricadere sulla collettività, ma sul gestore, come avviene in altri Comuni. Il Sindaco informa che a riguardo è attiva una interlocuzione con la COOP, secondo cui la situazione è sufficientemente sotto controllo e non è necessario l'intervento di una guardia giurata, ma si impegnano a monitorare e casomai a intervenire. Secondo il Vicesindaco Taccini era necessario intervenire con prontezza. Il Sindaco ci segnala l'ottimo atteggiamento dei volontari che è stato rilevato dai Carabinieri.

Il Consigliere Antonucci suggerisce un maggior coinvolgimento della Consulta del Volontariato che raggruppa la vasta realtà delle associazioni nonantolane e che in un recente documento avanza diverse proposte, in materia di lotta all'emergenza sanitaria, realizzabili nel nostro Comune. Il Sindaco ritiene utile, ma prematuro, tale coinvolgimento perchè in questa fase di emergenza servono competenze specifiche che si possono trovare solo presso ANC, ORM e Scout Agesci. Le altre associazioni, secondo la normativa STARP potranno essere coinvolte in un secondo momento. A questo proposito, ho sottolineato che, ferma restando la necessità di affidare specifici compiti solo a volontari addestrati, si sente forte l'esigenza di un tavolo di coordinamento comunale, guidato dall'Amministrazione, che metta insieme volontariato, Protezione Civile, servizi socio-sanitari, forze dell'ordine, associazioni di categoria, Auser, Croce blu, Parrocchia, medici di base, ecc... come:

  1. punto di riferimento per chi vuole dare una mano alla gestione dell'emergenza;
  2. soggetto che ha il polso della situazione a 360 gradi.

Tale proposta, da me già avanzata in conferenza capigruppo lo scorso 16 marzo, viene proposta in forma analoga nel documento della Consulta e da me ribadita ancora in conferenza dei capigruppo. Il Sindaco risponde che al momento servono volontari competenti e che come Amminstrazione abbiamo il dovere di dare risposte pronte. Le altre forze serviranno in un momento successivo.

Per quanto riguarda la richiesta di fare il punto della situazione con i medici di base di Nonantola, da me avanzata lo scorso 30 marzo, il Consigliere Monari in veste di reppresentante dei medici di base di Nonantola, ha consultato i colleghi e ci ha fatto avere una relazione scritta sulla situazione. Viene rilevata in generale una situazione stressante. Viene evidenziato che sia le per le visite ambulatoriali che per quelle domiciliari sono scarsamente disponibili i dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda i pazienti cronici, continua l'attività di controllo clinico, controllo del dolore, sostegno alle famiglie, lavoro d’equipe col servizio infermieristico e continuano le visite programmate ed integrate per pazienti anziani con polipatologie ed oncologici, ma si segnalano difficoltà nella richiesta di esami bioumorali e strumentali, in particolare per i tempi di effettuazione. Sono state finalmente attivate le Unità Speciali di Continuità Assistenziale che dovrebbero integrarsi con i medici di base. Viene infine sottolineato che le cure primarie, anche in Emilia Romagna, dovrebbero ricevere maggiori attenzioni sia dal punto di vista delle strategie di investimento (di risorse e progettazione ad ampio respiro) sia come integrazione profonda fra i vari altri “attori” presenti sul territorio, compreso l’ospedale.

Infine ho ribadito quanto già detto lo scorso 30 marzo, ossia che è necessario aprire un tavolo con associazioni di categoria, sindacati e organizzazioni datoriali per verificare la situazione delle attività produttive a Nonantola: quali aziende sono chiuse, quale la situazione dei lavoratori e delle aziende, quali aziende restano aperte e in quali condizioni sanitarie operano i lavoratori in attività. Ho sottolineato che occorre quanto prima affiancare le Prefetture nelle operazioni di verifica. Il Sindaco ci ha informato che attraverso il SUAP sono state contattate le associazioni di categoria, ma che a tutt'oggi hanno risposto solo CNA a Confesercenti, le quali hanno affermato che circa il 70% delle attività sono ferme. Si rimane in attesa di un riscontro da parte delle altre.

Lunedì 30 marzo si è tenuta la conferenza dei capigruppo per fare il punto della situazione coronavirus a Nonantola. Quella precedente si è tenuta lo scorso 16 marzo. La lunga pausa (diversi capigruppo avevano sollecitato una frequenza settimanale, data la situazione) è stata giustificata per "mancanza di aggiornamenti" a parte il numero dei casi. Ho chiesto di mantenere una cadenza almeno settimanale, anche solo per brevi aggiornamenti e su questo c'è stato accordo più o meno generale. Cerco di riassumere qui sotto ciò che è emerso.

Il Sindaco ci ha illustrato la difficile situazione degli uffici: al momento risulta operativo il COC, con due unità di personale in segreteria e una unità al protocollo, l'anagrafe al minimo, i servizi socio-sanitari, la PM. Il resto del personale o è in ferie oppure in smart working, con forti limitazioni alla loro operatività. L'ufficio tecnico è stato a lungo fermo per mancanza di personale operativo causato anche da quarantena imposta ai familiari, cosa che ha interessato anche l'ufficio ragioneria. Ora dovrebbero avere ripristinato in parte l'operatività, almeno di Masetti, in modalità telematica.

Sono arrivati circa 85mila euro per i "buoni spesa". Lunedì il Sindaco ci ha detto che attendevano entro un giorno o due le linee guida della Regione per individuare i destinatari del bonus. I Comuni poi si sarebbero organizzati in autonomia sulle modalità di erogazione. Mi pare che la cosa sia partita come ci è stato detto. Riguardo alla questione di un messaggio Whatsapp che diceva di contattare al cellulare il consigliere Pastena incaricato dal Sindaco per raccogliere segnalazioni di situazioni di difficoltà economica, ho chiesto se l'Amministazione non potesse istituire canali meno informali per una situazione così importante. Mi è stato risposto che il messaggio si è trattato di un errore che sarà corretto. Il numero da contattare non è quindi quello di un consigliere comunale, ma quello del triage istituzionale di Nonantola.

Per quanto riguarda la chiusura delle attività non essenziali imposta dal DPCM della settimana scorsa, le aziende avevano tempo fino al 26 marzo per recepire, poi prorogata al 28 marzo. Quindi le disposizioni dovrebbero essere diventate efficaci da lunedì 30, cosa che sarà verificata da PM e GdF. Il Sindaco ci ha riferito che alcune aziende hanno chiesto la verifica del loro codice ATECO alla Prefettura, un codice che le classifica come essenziali o non essenziali. Come vi ho anticipato sulla chat, ho chiesto che venga attivato un monitoraggio delle attività aperte o chiuse per capire i riflessi sulla nostra realtà, sia dal punto di vista economico (se le aziende sospendono l'attività cosa succede a lavoratori e azienda), che dal punto di vista sanitario (se le aziende rimangono attive, quali garanzie per la salute dei lavoratori, dei familiari e dei cittadini). Il Sindaco ha risposto che ha pochissime unità in servizio e che sarà difficile attivare controlli puntuali. Ho suggerito che prima di inviare i controlli si potrebbero contattare le associazioni di categoria (CNA, sindacati, confindustria) e fare il punto locale.

Infine il Sindaco ci ha illustrato la linea di massima fermezza sul rispetto delle regole da parte dei cittadini e dell'efficacia dissuasiva delle sanzioni. Ho sottolineato come sia importante il rispetto delle misure, ma sempre e limitatamente al contenimento del contagio e come non sempre il rispetto "alla lettera" vada in questa direzione.

  • Il vicesindaco Taccini ci ha descritto quali servizi sono state istituiti per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Alcuni ci erano già stati anticipati 15 giorni fa come "cose da fare" che nel frattempo sono state fatte. Brevemente:
    È stata istituita una rete di gestione dell'emergenza che coinvolge Servizi Sociali e associazioni di volontariato (croce blu, Auser, consulta, carabinieri, volontari della protezione civile-ORM) con il compito di distribuire generi di prima necessità e farmaci ai soggetti fragili. La cosa era partita la settimana scorsa, ma la Regione ha chiesto che tutti i soggetti coinvolti fossero assicurati contro le malattie infettive contratte nel corso delle attività. Non tutte le associazioni hanno questo grado di copertura (credo solo la Croce Blu), quindi la cosa si è momentaneamente fermata nell'attesa di dare copertura assicurativa, eventualmente con spesa a carico dell'Amministrazione. Solo per le persone in quarantena certificata, questo servizio è invece assicurato dall'ASL con personale suo.
  • È stato istituito un numero TRIAGE di Nonantola, che risponde telefonicamente alle diverse richieste, indirizzando i vari casi verso gli opportuni canali (Servizi Sociali, ASL o altro). Il numero è unico e rispondono diversi soggetti (ma sempre personale del Comune) collegati da casa o da uffici con deviazione di chiamata. Il servizio è stato ampliato come orario dalle 9 alle 17 tutti i giorni e dalle 9 alle 12 il sabato.
  • Con la Consulta del Volontariato è stato istituito "Pronto a farti compagnia", numero da chiamare per ascolto e compagnia. Al momento sono arrivare 32 chiamate.
  • È stato istituito PSICO-ON-LINE, assistenza psicologica gratuita.
  • È stato istituito un'attività di "controllo visivo" per favorire il rispetto delle regole di distanziamento sociale e di non uscire con il coinvolgimento dei volontari della protezione civile-ORM. Loro compito è quello di richiamare i cittadini al rispetto delle regole sanitarie, ma senza compiti di "ordine pubblico".
  • È stata avviata un'attività di monitoraggio dei "gruppi fragili". Su 91 contatti sono state ricevute 48 richieste, prevalentemente di assistenza domiciliare, presenza di figli disabili, richieste di farmaci e di generi di prima necessità (queste richieste sono in aumento).
  • Sono state attivate due nuove unità di personale per l'assistenza domiciliare.
  • È stata attivato un servizio di assistenza telefonica a livello di unione per le persone che frequentavano i centro diurni (Nonantola, Ravarino, Oasi di Castelfranco) che sono stati chiusi per effetto dei DPCM.
  • È stato attivato un servizio telefonico per la tutela dei minori con problemi in famiglia, anche questo era stato sospeso dal DPCM.
  • Anche per gli studenti con disabilità è stato attivato un servizio telefonico di didattica a distanza in luogo degli insegnanti di sostegno.

Alla mia richiesta di illustrare la situazione delle nostre case di riposo per anziani, l'assessore, dopo una telefonata ai servizi, ci ha detto che non si riscontrano particolari problemi e a oggi non sono stati rilevati casi di positività al coronavirus.

Ho poi segnalato l'opportunità di fare il punto della situazione con i medici di base di Nonantola, in parte perchè sono lavoratori particolarmente esposti al contagio, in parte perchè la loro attività di assistenza alle persone fragili con malattie croniche (es. ipertensione, diabete, cardiopatie, bronchiti croniche, ecc...) potrebbe essersi allentata (immagino che le visite periodiche a domicilio si siano ridotte o annullate). Il vicesindaco Taccini ha detto che in questo momento i medici sono troppo impegnati per disturbarli. Ho suggerito che il consigliere Monari è medico di base e rappresentante dei medici di Nonantola e potrebbe essere invitato alla prossima conferenza dei capigruppo. Il vicesindaco si è impegnato a sentirlo sulla questione e che riferirà lui alla prossima conferenza.

L'assessore Piccinini ci ha informato sulla situazione delle scuole. Per quanto riguarda le scuole medie non si rilevano particolari problemi (al netto della situazione emergenziale): in tutte le classi sono riusciti ad attivare almeno un'ora alla settimana di didattica a distanza per ogni materia. Per la scuola elementare la cosa è molto più variegata e mentre qualche classe è riuscita a tenere i contatti con gli alunni attraverso videolezioni o altro, altre riescono solo a comunicare attraverso messaggi scritti. I principali problemi sembrano essere dovuti al fatto che:

  1. chi ha fratelli o genitori in telelavoro occupano la linea o l'unico computer di casa;
  2. anche spostando le attività al pomeriggio, molte volte i bambini sono affidati ai nonni che non hanno le competenze per gestire una lezione a distanza.

Ho fatto presente che nonostante siano anni che la scuola stia cercando di dotarsi dei mezzi e delle competenze per una didattica multimediale, spesso il processo non è uniforme e talvolta lasciato alla buona volontà dei molti bravi insegnanti e non c'è ancora quell'omogeneità e quella preparazione che sarebbe stata molto utile se fosse stata attiva prima dell'emergenza. La cosa ci ha colti impreparati e ognuno ha fatto quello che ha potuto. Servono infrastrutture (non tutti hanno una buona connessione a casa), materiali (impensabile fare ditattica a distanza con un telefonino) e competenze (non si improvvisa una didattica a distanza). Occorre mettere in cantiere anche tutte queste cose, appena sarà di nuovo possibile.

Infine il Sindaco ci informa che a Nonantola ci sono 33 casi positivi, di questi 4 ricoverati in ospedale e in totale 45 persone in quarantena (questo numero comprende anche persone non positive, ma venute a contatto con positivi). Questi numeri si riferiscono a lunedì 30 marzo.

Il capogruppo di Nonantola Progetto 2030

La Senatrice Lliliana Segre  con un gruppo di ragazzi.

Il Consiglio Comunale di Nonantola, nella seduta del 28 novembre 2019, ha conferito la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre per la sua storia personale e per il suo impegno civile e sociale.

La Senatrice ha voluto ringraziare la città di Nonantola con una lettera dove sottolinea, con parole semplici e chiare, il fondamentale contributo dell'intera comunità all'episodio di Villa Emma, mostrando, ancora una volta, la sua grande intelligenza. Questo il testo della lettera:

Sig. Sindaco, Consiglieri e cari abitanti,

molti di voi sono figli e nipoti del coraggio, della solidarietà e della civiltà di cui è maestra la vostra città. Io avrei potuto essere uno di quei bambini, non più protetti dai genitori. La vostra città fu anche madre e padre per loro.

Sono orgogliosa di essere una di voi. Se sarà la bellezza a salvare il mondo, voi, a cui mi associo con piacere da oggi, avrete un bel posto in prima fila.

La cittadinanza è un passaggio sentimentale, un abbraccio stretto tra la città e la nuova arrivata. È qualcosa che resta mentre, per fisiologia democratica, cambiano gli attori della politica locale.

Ancora grazie a voi, con grande rispetto al presente, onore al vostro passato,

Buon lavoro a tutti,

Liliana Segre

scarica il PDF

Sono passati sei mesi della nuova consigliatura, ma sono ancora pochi gli atti assunti dall’attuale Amministrazione che mettano in evidenza quale Nonantola si voglia costruire nei prossimi anni. Nel frattempo abbiamo assistito – sbigottiti – a “confronti” poco concilianti fra assessori (alla scuola e all’ambiente) su questioni fondamentali riguardanti la visione e le funzioni della scuola pubblica e a scontri interni al PD per la nomina dei propri rappresentanti nelle commissioni consigliari.

Il bilancio di previsione 2020 può essere l’occasione per mettere in campo un cambiamento di metodo e di merito. Noi della lista Nonantola Progetto 2030 avanziamo le nostre proposte.

La nostra analisi a sei mesi dalle elezioni

  • Se il tema della sostenibilità ambientale comincia a fare capolino, fin troppo timidamente, persino nella Legge di Stabilità Nazionale, a Nonantola ci troviamo con il CEAS (Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità) senza più dimora né operatore, a seguito del recente pensionamento della responsabile che lo ha retto per oltre trent’anni. Ancor più preoccupante, Nonantola, insieme ad altri tre comuni dell’Unione del Sorbara, non ha partecipato al bando regionale per il nuovo PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il clima), che dovrebbe adottare azioni incisive per la lotta ai cambiamenti climatici.
  • Sono trascorsi più di dieci anni dall’inizio del percorso di elaborazione del nuovo strumento Urbanistico Generale, che dovrebbe aggiornare il vecchio Piano Regolatore del 1997, ma ad ogni nuova legislatura sembra si debba ricominciare sempre tutto daccapo, con nuovi incarichi e nuovi costi, non fosse altro che la recente – pessima – Legge Urbanistica Regionale impone a tutti i Comuni di adottare il nuovo strumento entro il primo gennaio 2021 e giocoforza Nonantola dovrà essere pronta per quella data. Ricordiamo che, nel frattempo, le previsioni edificatorie presenti nel vecchio PRG potranno avere immediata realizzazione, il che significa per Nonantola la perdita di 27mila metri quadri di territorio agricolo (se verrà approvata la variante urbanistica dello scorso aprile), con buona pace del consumo zero di suolo.
  • Poche settimane fa è stato frettolosamente approvato il Documento triennale di Programmazione Economica, senza la presentazione, da parte del Sindaco, delle linee strategiche che dovrebbero caratterizzare l’azione amministrativa per gli anni 2019-21 e senza l’opportuno approfondimento ed arricchimento da parte dei consiglieri comunali, che non hanno avuto adeguato spazio di studio e di confronto.
  • A quasi otto anni dal terremoto, nonostante da tempo si dica che le risorse sono garantite, non è ancora chiaro quanto ci vorrà per ridare alla nostra comunità una sede municipale consona, unitaria e con funzioni ben definite, condivise, innovative e al passo con i tempi; altrettanto non sappiamo quando si concretizzerà il nuovo polo culturale. Nel frattempo, è bene ricordare che il pubblico paga fior di migliaia di euro per gli affitti delle diverse sedi dove sono dislocati i servizi comunali.
  • La palestra delle scuole medie non è ancora stata consegnata nè all’uso delle scuole, nè alle società sportive che ne fanno uso, a causa degli incredibili ritardi nell’esecuzione dei lavori.

Il bilancio 2020: un’occasione da non sprecare

Sappiamo bene che non esiste la bacchetta magica per risolvere i tanti problemi di un Comune, anche perché le risorse a disposizione, sia umane che economiche, nel corso di questi anni si sono progressivamente ridotte. Ma uno scatto in più, sia in termini di idee e progetti, sia in termini di relazioni più trasparenti ed efficaci con i cittadini, è doveroso richiederlo, pena la sfiducia generalizzata nel governo pubblico. Non vorremmo che, passate le elezioni, si ricominciasse con l’azione amministrativa incolore che ha caratterizzato la passata legislatura e che ha impoverito i tratti, da sempre distintivi, di una comunità vivace ed accogliente come quella nonantolana.

Nonantola Progetto 2030 si è costituita proprio per cercare risposte più avanzate ed inclusive, dandosi uno spazio di proposta e azione ampio e lungo: se per noi i primi passi della nuova Amministrazione targata PD e Una Mano per Nonantola sono deludenti, pensiamo anche che si debba cogliere l’occasione della prossima sessione di bilancio 2020 per mettere in campo un cambiamento di metodo e di merito. A nostro avviso, questo primo bilancio dovrà indicare sia le linee di indirizzo della prima parte della legislatura, che operare scelte precise e concrete che diano avvio alla loro realizzazione. Servono scelte e contenuti coerenti con una impostazione progettuale che guardi al futuro e mettano al centro le politiche sulla sostenibilità ambientale, economica, sulla formazione, sull’urbanistica, sulla cultura e sulla coesione sociale.

Siamo sempre pronti al confronto con tutti e ribadiamo sia la nostra collocazione di sinistra nell’area del centrosinistra, sia il valore propositivo e programmatico della nostra opposizione in consiglio comunale, che non è mai pregiudiziale, ma di merito. La concretizzazione dei progetti necessari alla comunità sarà la bussola che guiderà la nostra azione politica e amministrativa e determinerà il nostro atteggiamento nei confronti delle scelte che verranno effettuate dall’attuale maggioranza.

Le nostre proposte per il 2020

Partecipazione

Un nuovo metodo di governo che, lasciate alle spalle le logiche personalistiche, attivi meccanismi di partecipazione collettivi, dal coinvolgimento costante del consiglio comunale nelle scelte di indirizzo, al dotarsi di strumenti istituzionali per la comunicazione e l’informazione dei cittadini. Proponiamo l’attivazione di:

  • un giornalino del Comune;
  • un’applicazione per smartphone per le comunicazioni con l’Amministrazione;
  • un rinnovato sito web del Comune;
  • nuove consulte e Consigli Comunali aperti “tematici”.

Cominciare insomma a costruire un sistema di relazioni informative e consultive che coinvolgano i cittadini e aiutino l’Amministrazione a prendere le decisioni.

Decoro Urbano

Destinare parte dei 100mila euro recuperati dal bilancio Geovest all’assunzione di due figure addette alla pulizia del territorio, che intervengano costantemente soprattutto sui luoghi e spazi più critici (Parco della Pace e centro storico).

Sport

Avviare percorsi di ascolto dei soggetti sportivi di Nonantola per costruire un nuovo progetto di gestione in funzione della futura gara di assegnazione degli impianti, con l’obiettivo di recuperarne la loro funzione sociale.

Polo Socio-Sanitario

Avviare, con l’ASL e il Distretto del Sorbara, la riprogettazione dell’attuale struttura, facendo le necessarie modifiche e recuperando a funzione sociale gli spazi non più utilizzati o adibiti ad altre finalità (per esempio l’ex sede del Consorzio di bonifica), per allargarne le funzioni a:

  • medicina di comunità e di gruppo incentrata sulla collaborazione fra medico di famiglia, pediatra di base, personale infermieristico ed assistenti sociali;
  • punto di continuità assistenziale e di pronto di intervento attivo 24 ore su 24;
  • rafforzamento del Centro Diurno, che nelle dimensioni attuali risulta assolutamente inadeguato rispetto alla domanda territoriale.
Mobilità
  • Iniziare a lavorare seriamente sul nodo di Navicello, costruendo insieme ai Comuni limitrofi un progetto di viabilità che contempli anche spazi dedicati al trasporto pubblico e alla mobilità ciclabile e risolva in modo definitivo la congestione stradale fra Nonantola e Modena, interessando i Comuni dell’Unione del Sorbara, Modena e la Provincia. Il progetto proposto dal Comune di Modena non ci sembra essere la soluzione adatta.
  • Mettere in sicurezza il tratto di via di mezzo fra il sottopassaggio della tangenziale fino alla rotonda “Borsari”, coinvolgendo nel progetto i cittadini di Casette.
  • Riordino urbanistico di viale Rimembranze e di via Provinciale est dalla fine della ciclabile di via Larga fino alla zona Eurospin, con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche e rivedere il piano dei parcheggi, per creare zone sempre più ampie dedicate alla mobilità dolce e alla relazione.
Palazzo Comunale

Aprire subito un dibattito pubblico su:

  • il progetto di ristrutturazione di palazzo Salimbeni;
  • le funzioni che torneranno nella sede municipale;
  • l’organizzazione del nuovo Polo Culturale presso l’ex-nido Perla Verde.

Occorre poi individuare uno spazio pubblico adibito a centro di informazione e comunicazione dell’Amministrazione Comunale (sull’idea dell’Urban Center del Comune di Bologna) e sede delle consulte consigliari e civiche.

Cimiteri
  • Ampliamento degli spazi nei cimiteri delle frazioni e del capoluogo;
  • Realizzare uno spazio da adibire a sala del commiato, per porgere l’ultimo saluto anche in forma laica.
Intercultura

Finanziamenti alle scuole per attivare progetti interculturali dando respiro, oltre la scuola di italiano (oggi affidata in appalto), a politiche che superino la prima fase dell’accoglienza.

Urbanistica
  • Costruzione del Piano Urbanistico Generale, da realizzarsi con un percorso aperto ai cittadini, per ridisegnare il territorio di Nonantola e le sue relazioni urbanistiche con il resto del distretto e della città di Modena, partendo dal lavoro già fatto nel 2010;
  • Sollecitare i proprietari a recuperare gli edifici oggi in situazione di degrado con azioni di incentivo che consentano di superare definitivamente la fase del post-terremoto, soprattutto nel centro storico;
  • Ricucire, attraverso percorsi ciclo-pedonali sicuri il Centro storico alle sue zone limitrofe, dal Parco della Pace alla Pieve, dagli impianti sportivi alla ex-cantina sociale.
Ambiente
  • Rilanciare il Patto dei Sindaci, con l’adozione di un nuovo PAES, più avanzato negli obiettivi di superamento del consumo di combustibili fossili e di sostenibilità energetica;
  • nuove piantumazioni e la creazione di aree di mitigazione climatica;
  • potenziare l’azione verso Rifiuti Zero e la riduzione progressiva di rifiuti a smaltimento;
  • ridefinire e ricollocare il CEAS come centro propulsore delle attività formative ed informative.
  • Finanziamento di un Settembre pedagogico 2020 in applicazione del protocollo appena approvato tra i Comuni del Sorbara;
  • lavorare per la riduzione progressiva delle tariffe per trasporto scolastico;
  • intervenire in maniera omogenea con gli altri Comuni del Sorbara sul sistema educativo 0/6 anni per ampliarne ed arricchirne l’offerta pedagogica, anche con la riduzione delle rette.

Se ci fosse Pietro Ingrao, oggi sarebbe qui nei cortei, nelle piazze a gridare insieme ai giovani. Per il clima, sì. Ma ben sapendo quale politica serva e modelli economici globali hanno condotto la terra sull'orlo di un collasso. Se ci fosse Pietro, insieme ad Enrico, sarebbero lì a parlare di un futuro possibile, tutto attuabile nelle possibilità dei giovani che devono studiare, acquisire conoscenze per leggere la Storia del pianeta, dei suoi popoli, dei capi che hanno usato il potere come strumento per arricchire chi lo era già e accontentarsi di briciole per i loro popoli.

Ci manchi Pietro, proprio oggi 27 settembre 2015 ci hai lasciato soli e sparpagliati e, come diceva Laura, senza un partito, degno di questo nome.

A pochi mesi dall’insediamento della giunta comunale di Nonantola abbiamo assistito, prima increduli, poi allibiti, ad uno scontro tutto interno tra l’Assessore alla Pubblica Istruzione e l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica su una questione che ritieniamo di vitale importanza, ossia il ruolo del servizio pubblico nella formazione dei cittadini.

Ad un articolo apparso sulla stampa locale, dove l’Assessora Elena Piffero illustrava e promuoveva la scelta da lei operata e descritta in un suo libro di recente pubblicazione di “educare i propri figli tra le pareti domestiche scegliendo, consapevolmente, di non mandarli a scuola” (il cosiddetto unschooling), ha risposto l’Assessore Enrico Piccinini precisando che “tale idea della formazione rappresenta un’opinione personale” e “una filosofia educativa nella quale l’Amministrazione non si riconosce”.

In coerenza con il nostro programma elettorale, dove affermiamo che “la conoscenza deve tradursi in un diritto a una scuola pubblica, per tutti e di tutti, che promuova e diffonda gli scambi culturali fra diverse identità, etnie e religioni”, Nonantola Progetto 2030 condivide le contestazioni mosse dall’Amministrazione alla propria Assessora, la quale non mandando i figli alla scuola di tutti e scegliendo per essi un’educazione chiusa nel ristretto ambito familiare denota sfiducia nella scuola pubblica, compiendo una scelta elitaria ed individualista, mentre i principi costituzionali di eguaglianza e di parità dei diritti imporrebbero a chi gestisce la cosa pubblica di operare per il consolidamento dei sistemi di protezione collettiva.

Se con il comunicato dell’Amministrazione si ritiene di aver risolto il conflitto politico-culturale tra assessori, altrettanto ci sentiamo di chiedere alle forze politiche che sostengono l’attuale giunta (Partito Democratico e lista civica Una Mano per Nonantola) se sia sufficiente derubricare a fatto personale una questione di tale rilevanza.

Può bastare l’apparente retromarcia dell’Assessora, che pur rinnovando fedeltà al programma politico della coalizione di governo, conferma le sue posizioni personali e, conseguentemente, legittima una concezione della formazione privatistica e familistica che sfiducia il ruolo del servizio pubblico?

A nostro giudizio la contraddizione fra l’impianto politico-culturale enunciato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione e l’atteggiamento, pur rispettose della legge, dell’Assessora all’Ambiente, rimane irrisolta. Inoltre, nell’idea espressa dall’Assessora sul ruolo dell’istruzione e del servizio pubblico, noi rileviamo una doppiezza preoccupante: poiché la medesima è responsabile di deleghe di estrema importanza (ambiente e urbanistica), dobbiamo aspettarci sorprese analoghe (cioè la prevalenza del privato sul pubblico) anche sulle questioni di sua diretta competenza?

Le contraddizioni emerse in seno all’attuale giunta sollecitano ulteriori riflessioni in merito alle modalità con cui le forze di maggioranza ed il Sindaco procedono alla composizione del governo locale. Quali requisiti il Sindaco, sostenuto dal Partito Democratico e dalla lista Una Mano per Nonantola, ha preso in considerazione nel momento in cui ha assegnato le deleghe per la gestione della cosa pubblica? Hanno tenuto conto dei possibili effetti sull’azione di governo di convinzioni personali così poco inclusive? L’attuale assetto di giunta è in grado di risolvere tali contraddizioni?

Per Nonantola Progetto 2030 la valorizzazione della scuola pubblica, la tutela dei beni comuni, la sostenibilità ambientale, la pianificazione urbanistica costituiscono questioni non negoziabili, così come riteniamo essenziale la funzione del pubblico senza se e senza ma, senza doppiezze o retropensieri.

Scarica in PDF.

A tre anni dall’inizio dei lavori di riqualificazione di piazza Liberazione, a cantiere ancora aperto, rimangono ancora irrisolti una serie di problemi, primo fra tutti quello dell’accessibilità e della fruibilità dei cittadini di una parte vitale del centro storico di Nonantola, siano essi bambini in passeggino, cittadini in bicicletta o persone con limitate capacità motorie come gli anziani o i disabili.

È infatti evidente come le pavimentazioni utilizzate su gran parte della piazza (sassi arrotondati e cubetti irregolari in pietra), rendano difficili gli spostamenti sia a piedi che ai mezzi su ruota, mentre i dislivelli fra la piazza e i portici impediscono i normali spostamenti in carrozzina.

Per ricostruire la lunga vicenda il nostro Gruppo Consigliare ha presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale, da cui è emerso che in fase progettuale, al di là del rispetto delle norme di legge generali, l’Amministrazione abbia sottovalutato gli effetti di tale pavimentazione sulla piena accessibilità di una piazza centrale per la nostra comunità, né abbia riconsiderato il progetto quando, durante la lunga fase di cantiere, sono emerse a più riprese le criticità, in particolare per i cittadini con difficoltà motorie. Questo a nostro avviso è stato un grave errore, perché il superamento delle barriere architettoniche non è solo una questione di misure o rispetto delle distanze di legge, ma è anche il saper coniugare l'azione pubblica al rispetto dei diritti di tutti, partendo proprio dai soggetti più deboli e svantaggiati.

Se da un lato vanno osservate le indicazioni della Soprintendenza, altrettanto esse vanno ridiscusse e adeguate, insieme alle previsioni progettuali, quando le stesse, in fase di realizzazione, evidenzino un'incongruità con gli obiettivi principali. Invece, per la nostra Amministrazione “… non si intende disatteso l’obiettivo dell’abbattimento delle barriere architettoniche, così come previsto dalla normativa vigente”, per cui i cittadini, disabili o no, sono avvertiti: se la prendano con la legge e non con l’Amministrazione!

Nella risposta dell'Amministrazione – a nostro avviso molto "burocratica" – cogliamo infine un ulteriore limite nella sua azione, ossia l'insufficiente (a dir poco) controllo esercitato dal settore Lavori Pubblici durante i lavori di ricostruzione della piazza. Ci chiediamo come sia possibile che, nonostante le numerose segnalazioni fatte dai cittadini durante la lunghissima fase di cantiere, non si sia corsi ai ripari modificando il progetto e reindirizzando i lavori.

Quante volte i cittadini hanno evidenziato che la pavimentazione era troppo ruvida? Come mai ci si è accorti dei problemi dei dislivelli solo a lavoro praticamente ultimato? Perché ad opere consegnate escono esalazioni maleodoranti dai tombini? Chi seguiva per l’Amministrazione il cantiere e con quale frequenza lo sorvegliava? Certo, ora si può e si deve intervenire, per esempio con una levigatura antiscivolo su ampie porzioni della pavimentazione, costruendo le rampe d’accesso mancanti e rendendo funzionanti i sifoni nei tombini, ma non era meglio farlo prima, anche solo per contenere gli ulteriori costi?

Approfondimenti:

È passato esattamente un anno dall’inizio del cantiere per l’ampliamento della palestra della scuola media Dante Alighieri di Nonantola e ancora non è possibile sapere con certezza quando potranno riprendere le attività sportive che si svolgevano al suo interno. Per ricostruire questa lunga vicenda, il nostro Gruppo Consigliare ha presentato al Sindaco un’interrogazione, dalla cui risposta sono emerse alcune informazioni a nostro avviso allarmanti.

Apprendiamo infatti che i lavori nel cantiere non sono proseguiti con regolarità, ma piuttosto a singhiozzo e mai per più di due mesi consecutivi. Se si possono giustificare le fisiologiche interruzioni dovute al maltempo, quello che risulta incomprensibile è la sospensione di quattro mesi, a cantiere aperto e richiesta dal Comune, in attesa dell’“ottenimento della necessaria autorizzazione antisismica”, formulata in integrazione rispetto al progetto originale da parte del “servizio sismico unionale”.

La risposta dell'Amministrazione, invece di fornire spiegazioni esaustive fa peraltro sorgere ulteriori domande: perché si è assegnato un appalto sulla base di un progetto mancante di autorizzazione antisismica? Quali garanzie sulle capacità tecniche della ditta e sulla sicurezza dell'opera può dare un progetto esecutivo che non contempli all'origine l'ottemperanza alle norme antisismiche? Perché i lavori del cantiere, dopo l'ottenimento dell'autorizzazione, sono stati successivamente sospesi per ulteriori sei settimane, questa volta su richiesta del soggetto collaudatore, “che richiedeva di rivedere le tecniche di aggancio delle piastre di acciaio funzionali al miglioramento sismico”? Opere da rivedere perché il lavoro non era stato eseguito a regola d'arte o perché si sono manifestate delle disfunzioni? Se i lavori, da circa un anno, procedono per sospensioni e revisioni, dobbiamo addebitare questo percorso accidentato alle carenti capacità esecutive delle ditte appaltatrici, oppure alle insufficienze tecnico-organizzative del settore Lavori Pubblici del Comune?

Abbiamo infine chiesto quale sia la data presunta della fine dei lavori di ampliamento della palestra, ma non ci è stata data una risposta chiara: ci assicurano che la ditta appaltatrice dovrebbe completare il suo compito entro la fine di settembre (a calendario scolastico già iniziato), ma ci informano anche che i lavori non si concluderanno in quella data, mancando ancora parti della copertura, tribune e sistemi antincendio. Con queste informazioni nessuno è in grado di fare una previsione sui tempi di operatività della palestra, ma da questa vicenda si evidenzia con chiarezza quanto sia debole la capacità di intervento e di controllo del Comune per il progressivo impoverimento dei servizi dell'Area Tecnica e dei Lavori Pubblici e l'insufficiente presidio politico da parte dell'Assessorato.

Approfondimenti

Lo scorso 30 luglio il Consiglio Comunale di Nonantola, su nostra proposta, ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al Parlamento italiano di non convertire in legge il cosiddetto "decreto sicurezza bis" perchè mette in contrasto la legislazione italiana con quella internazionale. Si chiede anche al Governo di promuovere a livello europeo la revisione del Trattato di Dublino e alle forze politiche di indicare una linea politica alternativa a quella dei "porti chiusi" in accordo con il piano "Global Compact on Migrations" messo a punto dall'ONU.

L'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia.

Anticipiamo che abbiamo anche presentato un'interrogazione sullo stato dei lavori di ristrutturazione della palestra delle scuole medie e una sulle barriere architettoniche ancora presenti in piazza Liberazione dopo l'intervento di riqualificazione. Auspichiamo di ricevere le risposte nel primo Consiglio Comunale di settembre ed invitiamo i cittadini a presenziare per ascoltare direttamente le risposte dell'Amministrazione.