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In questi mesi di avvicinamento alle elezioni amministrative abbiamo avanzato alle forze politiche e ai cittadini due proposte metodologiche che potessero servire non solo a battere le destre, ma anche al necessario rilancio dell’azione politico-amministrativa di Nonantola, partendo dal bisogno di nuova progettualità e profonda innovazione.

Più precisamente abbiamo suggerito:

  1. La costituzione di un tavolo aperto e democratico dove partiti, associazioni e cittadini potessero confrontarsi liberamente, partecipando pienamente all’analisi della situazione attuale e all’elaborazione di un progetto per la Nonantola dei prossimi anni.
  2. L’esigenza di partire dalle cose da fare, cioè dall’elaborazione dei programmi, e non dagli schieramenti e dalle persone.

Dalle forze politiche abbiamo ricevuto risposte identitarie come “il nostro simbolo deve apparire comunque” e/o legate alla ricandidatura di persone.  Sono stati lanciati appelli all’unità, ma nei fatti ognuno era intento a coltivare il proprio orticello. Ancora una volta, ci viene proposto un metodo di lavoro illogico e opposto a quanto sarebbe necessario. Alla proposta “prima i programmi” ­― per dare, senza candidature precostituite, solide basi all’edificio da costruire ― ci si risponde “il candidato Sindaco non si tocca”. Abbiamo quindi verificato, nostro malgrado, che non si è voluto dar vita a un tavolo politico-programmatico che precedesse la candidatura della figura del Sindaco. Invece di partire dalle fondamenta, si parte dal tetto.

Noi continuiamo a pensare, testardamente, che per il nostro paese sia necessaria una svolta vera: sia nei contenuti programmatici, che nel metodo di governo. Serve analisi di ciò che è stato fatto, negli aspetti positivi come nei limiti avuti nell’azione di governo. Serve capacità progettuale. Serve innovazione sia politica che programmatica. Vogliamo insistere, non demordere e provare a tenere ferma la barra sui contenuti programmatici e sulla visione che si dovrebbe avere del paese, dando avvio a un confronto pubblico con i cittadini che parta dall’analisi della realtà di questi ultimi anni. Il questionario che abbiamo distribuito nei mesi scorsi ha dato indicazioni sui punti di forza e le criticità che il nostro gruppo consigliare aveva già in parte riscontrato nel corso della legislatura che si sta concludendo. Su queste basi abbiamo elaborato i punti essenziali su cui costruire un programma di lavoro per i prossimi anni.

Questi brevi spunti programmatici costituiscono il punto di riferimento per la costituzione di una lista civica, aperta e plurale, che vogliamo chiamare Nonantola Progetto 2030, per presentarci alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio. Come principi fondativi la lista assume:

  • la salvaguardia della storia politica e culturale di Nonantola, da sempre coerente con i valori della Costituzione;
  • la valorizzazione dell’inclusione e della coesione sociale;
  • le problematiche della sostenibilità ambientale, culturale ed economica;
  • il bene comune e il rilancio di un nuovo senso civico a fronte di un individualismo aggressivo dettato dalla paura.

Occorre risolvere il nodo dei rapporti che la lista civica Nonantola Progetto 2030 deve tenere con i soggetti del panorama politico nonantolano. Constatato che gli sforzi per la costituzione di un tavolo aperto hanno avuto come unico risultato l'imposizione della figura di un candidato sindaco (nella persona di Federica Nannetti) e visto che per noi non si tratta e non si è mai trattato di una questione di personalizzazione di tale figura, ma piuttosto di contenuti politici e programmatici, chiediamo a questo punto che sia il candidato sindaco a esprimersi sugli indirizzi programmatici da noi elaborati e indichi come intenda gestire l’eventuale alleanza plurale, assicurando pari dignità a tutti i soggetti che ne fanno parte. Sulla base delle risposte ricevute la lista potrà assumere la decisione definitiva sulla sua collocazione.

Ribadiamo che non si tratta di una questione di personalizzazione della figura del sindaco, ma di dimostrare che è possibile mettere in campo un nuovo progetto politico che prende atto del voto del 4 marzo e, senza paura di fare i conti con i limiti avuti in questi anni, provi a rilanciare l’azione politico-culturale necessaria per il nostro territorio. I pur importanti appelli all’unità non sono sufficienti se non sono supportati da quegli elementi di discontinuità e innovazione necessari per recuperare un rapporto credibile con i cittadini.

Nonantola, 26 febbraio 2019

Il Gruppo Consigliare Articolo 1 - MDP e Sinistra Italiana