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Perchè non togliere le funzioni produttive dal Fondo Consolata?

Nei giorni scorsi, l'Amministrazione comunale, per voce dell'Assessore all'Urbanistica Piffero, ha lamentato il fatto che sul progetto Consolata — la nuova edificazione che nascerà alle porte di Nonantola e che sottrarrà 87 mila metri quadri di terreno all'uso agricolo — l'Amministrazione ha dovuto "fare i conti con diritti già acquisiti da parte dei soggetti attuatori".

È vero che la scelta viene da lontano e che ogni Amministrazione, da quasi mezzo secolo a questa parte, ha dovuto confrontarsi con quella decisione scellerata, ma nessuna Amministrazione, prima di oggi, ha mai pensato di insediare in quell'area delle funzioni produttive. La decisione di dedicare fino al 50% della superficie utile del comparto alla costruzione di capannoni o altre funzioni produttive, a nostro avviso distorsiva della buona urbanistica, è stata assunta da questa Amministrazione e di tale decisione è unica responsabile.

Quello che chiediamo all'Amministrazione è uno sforzo per migliorare la qualità complessiva del progetto, che si otterrebbe semplicemente spostando le previsioni produttive del Consolata sul terreno di proprietà del Comune nel vicino quartiere artigianale delle Gazzate e, allo stesso tempo, vincolare i terreni liberati del Consolata all'uso boschivo o agricolo, riducendo le aree impattate dalle nuove edificazioni.

Qui puoi leggere la nostra proposta completa sul Fondo Consolata.

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