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Fondo Consolata e PIP Gazzate: cosa bolle in pentola?

Due grandi urbanizzazioni sorgeranno alle porte di Nonantola nel silenzio dell'Amministrazione comunale

Nel corso della Commissione Urbanistica dello scorso 7 dicembre abbiamo appreso che, in parallelo al rinvio di sei mesi all'assunzione del Piano Urbanistico Generale, due nuove grandi urbanizzazioni interesseranno nei prossimi mesi la zona ovest di Nonantola: il Fondo Consolata e il PIP Gazzate. Il primo interesserà un'area di oltre 90 mila mq posta fra il fiume Panaro e la rotatoria Modena, con insediamenti commerciali e produttivi. Il secondo sarà collocato su un'area attualmente ad uso agricolo posta sud di via Zuccola e prevede un grande polo dedicato alla logistica – leggasi centinaia di camion al giorno – che coprirà un'area di 75 mila mq, realizzato in deroga ai parametri vigenti di impermeabilizzazione del suolo e delle altezze delle costruzioni che potranno raggiungere i 30 metri di altezza.

Entrambi questi progetti stanno per giungere a realizzazione dopo un'interlocuzione iniziata anni orsono fra i proprietari e la Giunta comunale – i progetti sono già stati depositati presso l'Ufficio tecnico comunale – interlocuzione che potrebbe tranquillamente essere definita "riservata", visto che che né i cittadini, né il Consiglio comunale sono stati messi della condizione di esprimersi nel merito.

Nonantola Progetto 2030 ritiene che questo modo "sotterraneo" di gestire la pianificazione urbanistica del territorio sia poco trasparente nei confronti dei cittadini, specialmente per quanto riguarda grandi progetti di questo tipo che inevitabilmente avranno forti ripercussioni sulla mobilità e sull'assetto idrogeologico del nostro territorio.

L'alluvione dell'anno scorso impone a tutti un forte ripensamento sulla collocazione delle nuove urbanizzazioni in zone allagabili come queste, mentre il cambiamento climatico ci obbliga ad adottare nuovi modelli di sviluppo, in particolare per quanto riguarda la transizione energetica e la mobilità sostenibile. Ci chiediamo: a cosa serve realizzare piste ciclabili per alleggerire il traffico automobilistico privato se poi incentiviamo il traffico commerciale con nuovi poli per la logistica?

Non riusciamo a vedere, in queste due imminenti realizzazioni, una logica urbanistica coerente con l'obiettivo di uno sviluppo economico, sociale e ambientale equilibrato e sostenibile per il nostro territorio. Chiediamo pertanto all'Amministrazione comunale di confrontarsi apertamente con cittadini e associazioni su questi progetti così impattanti per Nonantola, organizzando momenti di approfondimento e dibattito prima di assumere decisioni irreversibili.

Invitiamo infine il Consiglio Comunale, le forze politiche, le associazioni ambientaliste e tutti i cittadini ad esprimere una forte iniziativa unitaria di mobilitazione affinché siano respinte e modificate proposte così impattanti per il territorio e così incoerenti con le politiche di contrasto al cambiamento climatico.

3 pensieri su “Fondo Consolata e PIP Gazzate: cosa bolle in pentola?

  1. Angelo Vaccari

    Io sono sempre d'accordo quando si progetta di creare nuovi posti di lavoro a Nonantola, ho il ricordo lontano di quando la Lamborghini voleva costruire la sua azienda in questo comune e le fu risposto che non poteva perché Nonantola è un paese agricolo. Abbiamo perso più di 700 lavoratori con quelle parole, vediamo di non rifare gli stessi errori

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    1. lorenzo campana

      quando un progetto contrappone il lavoro, l'ambiente, e la salute (enrome traffico già esistente ecc..) allora il progetto è sbagliato.

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  2. Alves monari

    Su questioni di cosi' grande interesse per tutta la comunita' occorre grande trasparenza e grande capacita' di dialigo/ascolto da parte dell'amministrazione comunale nei confronti di cittadini e associazioni.
    E' indispensabile un chiarimento e a mio parere occorre con urgenza verificare come dare risposta al fatto che l'ufficio tecnico e' del tutto inadeguato a svolgere le funzioni che gli competono.

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