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Lunedì 30 marzo si è tenuta la conferenza dei capigruppo per fare il punto della situazione coronavirus a Nonantola. Quella precedente si è tenuta lo scorso 16 marzo. La lunga pausa (diversi capigruppo avevano sollecitato una frequenza settimanale, data la situazione) è stata giustificata per "mancanza di aggiornamenti" a parte il numero dei casi. Ho chiesto di mantenere una cadenza almeno settimanale, anche solo per brevi aggiornamenti e su questo c'è stato accordo più o meno generale. Cerco di riassumere qui sotto ciò che è emerso.

Il Sindaco ci ha illustrato la difficile situazione degli uffici: al momento risulta operativo il COC, con due unità di personale in segreteria e una unità al protocollo, l'anagrafe al minimo, i servizi socio-sanitari, la PM. Il resto del personale o è in ferie oppure in smart working, con forti limitazioni alla loro operatività. L'ufficio tecnico è stato a lungo fermo per mancanza di personale operativo causato anche da quarantena imposta ai familiari, cosa che ha interessato anche l'ufficio ragioneria. Ora dovrebbero avere ripristinato in parte l'operatività, almeno di Masetti, in modalità telematica.

Sono arrivati circa 85mila euro per i "buoni spesa". Lunedì il Sindaco ci ha detto che attendevano entro un giorno o due le linee guida della Regione per individuare i destinatari del bonus. I Comuni poi si sarebbero organizzati in autonomia sulle modalità di erogazione. Mi pare che la cosa sia partita come ci è stato detto. Riguardo alla questione di un messaggio Whatsapp che diceva di contattare al cellulare il consigliere Pastena incaricato dal Sindaco per raccogliere segnalazioni di situazioni di difficoltà economica, ho chiesto se l'Amministazione non potesse istituire canali meno informali per una situazione così importante. Mi è stato risposto che il messaggio si è trattato di un errore che sarà corretto. Il numero da contattare non è quindi quello di un consigliere comunale, ma quello del triage istituzionale di Nonantola.

Per quanto riguarda la chiusura delle attività non essenziali imposta dal DPCM della settimana scorsa, le aziende avevano tempo fino al 26 marzo per recepire, poi prorogata al 28 marzo. Quindi le disposizioni dovrebbero essere diventate efficaci da lunedì 30, cosa che sarà verificata da PM e GdF. Il Sindaco ci ha riferito che alcune aziende hanno chiesto la verifica del loro codice ATECO alla Prefettura, un codice che le classifica come essenziali o non essenziali. Come vi ho anticipato sulla chat, ho chiesto che venga attivato un monitoraggio delle attività aperte o chiuse per capire i riflessi sulla nostra realtà, sia dal punto di vista economico (se le aziende sospendono l'attività cosa succede a lavoratori e azienda), che dal punto di vista sanitario (se le aziende rimangono attive, quali garanzie per la salute dei lavoratori, dei familiari e dei cittadini). Il Sindaco ha risposto che ha pochissime unità in servizio e che sarà difficile attivare controlli puntuali. Ho suggerito che prima di inviare i controlli si potrebbero contattare le associazioni di categoria (CNA, sindacati, confindustria) e fare il punto locale.

Infine il Sindaco ci ha illustrato la linea di massima fermezza sul rispetto delle regole da parte dei cittadini e dell'efficacia dissuasiva delle sanzioni. Ho sottolineato come sia importante il rispetto delle misure, ma sempre e limitatamente al contenimento del contagio e come non sempre il rispetto "alla lettera" vada in questa direzione.

  • Il vicesindaco Taccini ci ha descritto quali servizi sono state istituiti per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Alcuni ci erano già stati anticipati 15 giorni fa come "cose da fare" che nel frattempo sono state fatte. Brevemente:
    È stata istituita una rete di gestione dell'emergenza che coinvolge Servizi Sociali e associazioni di volontariato (croce blu, Auser, consulta, carabinieri, volontari della protezione civile-ORM) con il compito di distribuire generi di prima necessità e farmaci ai soggetti fragili. La cosa era partita la settimana scorsa, ma la Regione ha chiesto che tutti i soggetti coinvolti fossero assicurati contro le malattie infettive contratte nel corso delle attività. Non tutte le associazioni hanno questo grado di copertura (credo solo la Croce Blu), quindi la cosa si è momentaneamente fermata nell'attesa di dare copertura assicurativa, eventualmente con spesa a carico dell'Amministrazione. Solo per le persone in quarantena certificata, questo servizio è invece assicurato dall'ASL con personale suo.
  • È stato istituito un numero TRIAGE di Nonantola, che risponde telefonicamente alle diverse richieste, indirizzando i vari casi verso gli opportuni canali (Servizi Sociali, ASL o altro). Il numero è unico e rispondono diversi soggetti (ma sempre personale del Comune) collegati da casa o da uffici con deviazione di chiamata. Il servizio è stato ampliato come orario dalle 9 alle 17 tutti i giorni e dalle 9 alle 12 il sabato.
  • Con la Consulta del Volontariato è stato istituito "Pronto a farti compagnia", numero da chiamare per ascolto e compagnia. Al momento sono arrivare 32 chiamate.
  • È stato istituito PSICO-ON-LINE, assistenza psicologica gratuita.
  • È stato istituito un'attività di "controllo visivo" per favorire il rispetto delle regole di distanziamento sociale e di non uscire con il coinvolgimento dei volontari della protezione civile-ORM. Loro compito è quello di richiamare i cittadini al rispetto delle regole sanitarie, ma senza compiti di "ordine pubblico".
  • È stata avviata un'attività di monitoraggio dei "gruppi fragili". Su 91 contatti sono state ricevute 48 richieste, prevalentemente di assistenza domiciliare, presenza di figli disabili, richieste di farmaci e di generi di prima necessità (queste richieste sono in aumento).
  • Sono state attivate due nuove unità di personale per l'assistenza domiciliare.
  • È stata attivato un servizio di assistenza telefonica a livello di unione per le persone che frequentavano i centro diurni (Nonantola, Ravarino, Oasi di Castelfranco) che sono stati chiusi per effetto dei DPCM.
  • È stato attivato un servizio telefonico per la tutela dei minori con problemi in famiglia, anche questo era stato sospeso dal DPCM.
  • Anche per gli studenti con disabilità è stato attivato un servizio telefonico di didattica a distanza in luogo degli insegnanti di sostegno.

Alla mia richiesta di illustrare la situazione delle nostre case di riposo per anziani, l'assessore, dopo una telefonata ai servizi, ci ha detto che non si riscontrano particolari problemi e a oggi non sono stati rilevati casi di positività al coronavirus.

Ho poi segnalato l'opportunità di fare il punto della situazione con i medici di base di Nonantola, in parte perchè sono lavoratori particolarmente esposti al contagio, in parte perchè la loro attività di assistenza alle persone fragili con malattie croniche (es. ipertensione, diabete, cardiopatie, bronchiti croniche, ecc...) potrebbe essersi allentata (immagino che le visite periodiche a domicilio si siano ridotte o annullate). Il vicesindaco Taccini ha detto che in questo momento i medici sono troppo impegnati per disturbarli. Ho suggerito che il consigliere Monari è medico di base e rappresentante dei medici di Nonantola e potrebbe essere invitato alla prossima conferenza dei capigruppo. Il vicesindaco si è impegnato a sentirlo sulla questione e che riferirà lui alla prossima conferenza.

L'assessore Piccinini ci ha informato sulla situazione delle scuole. Per quanto riguarda le scuole medie non si rilevano particolari problemi (al netto della situazione emergenziale): in tutte le classi sono riusciti ad attivare almeno un'ora alla settimana di didattica a distanza per ogni materia. Per la scuola elementare la cosa è molto più variegata e mentre qualche classe è riuscita a tenere i contatti con gli alunni attraverso videolezioni o altro, altre riescono solo a comunicare attraverso messaggi scritti. I principali problemi sembrano essere dovuti al fatto che:

  1. chi ha fratelli o genitori in telelavoro occupano la linea o l'unico computer di casa;
  2. anche spostando le attività al pomeriggio, molte volte i bambini sono affidati ai nonni che non hanno le competenze per gestire una lezione a distanza.

Ho fatto presente che nonostante siano anni che la scuola stia cercando di dotarsi dei mezzi e delle competenze per una didattica multimediale, spesso il processo non è uniforme e talvolta lasciato alla buona volontà dei molti bravi insegnanti e non c'è ancora quell'omogeneità e quella preparazione che sarebbe stata molto utile se fosse stata attiva prima dell'emergenza. La cosa ci ha colti impreparati e ognuno ha fatto quello che ha potuto. Servono infrastrutture (non tutti hanno una buona connessione a casa), materiali (impensabile fare ditattica a distanza con un telefonino) e competenze (non si improvvisa una didattica a distanza). Occorre mettere in cantiere anche tutte queste cose, appena sarà di nuovo possibile.

Infine il Sindaco ci informa che a Nonantola ci sono 33 casi positivi, di questi 4 ricoverati in ospedale e in totale 45 persone in quarantena (questo numero comprende anche persone non positive, ma venute a contatto con positivi). Questi numeri si riferiscono a lunedì 30 marzo.

Il capogruppo di Nonantola Progetto 2030

La Senatrice Lliliana Segre  con un gruppo di ragazzi.

Il Consiglio Comunale di Nonantola, nella seduta del 28 novembre 2019, ha conferito la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre per la sua storia personale e per il suo impegno civile e sociale.

La Senatrice ha voluto ringraziare la città di Nonantola con una lettera dove sottolinea, con parole semplici e chiare, il fondamentale contributo dell'intera comunità all'episodio di Villa Emma, mostrando, ancora una volta, la sua grande intelligenza. Questo il testo della lettera:

Sig. Sindaco, Consiglieri e cari abitanti,

molti di voi sono figli e nipoti del coraggio, della solidarietà e della civiltà di cui è maestra la vostra città. Io avrei potuto essere uno di quei bambini, non più protetti dai genitori. La vostra città fu anche madre e padre per loro.

Sono orgogliosa di essere una di voi. Se sarà la bellezza a salvare il mondo, voi, a cui mi associo con piacere da oggi, avrete un bel posto in prima fila.

La cittadinanza è un passaggio sentimentale, un abbraccio stretto tra la città e la nuova arrivata. È qualcosa che resta mentre, per fisiologia democratica, cambiano gli attori della politica locale.

Ancora grazie a voi, con grande rispetto al presente, onore al vostro passato,

Buon lavoro a tutti,

Liliana Segre

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Sono passati sei mesi della nuova consigliatura, ma sono ancora pochi gli atti assunti dall’attuale Amministrazione che mettano in evidenza quale Nonantola si voglia costruire nei prossimi anni. Nel frattempo abbiamo assistito – sbigottiti – a “confronti” poco concilianti fra assessori (alla scuola e all’ambiente) su questioni fondamentali riguardanti la visione e le funzioni della scuola pubblica e a scontri interni al PD per la nomina dei propri rappresentanti nelle commissioni consigliari.

Il bilancio di previsione 2020 può essere l’occasione per mettere in campo un cambiamento di metodo e di merito. Noi della lista Nonantola Progetto 2030 avanziamo le nostre proposte.

La nostra analisi a sei mesi dalle elezioni

  • Se il tema della sostenibilità ambientale comincia a fare capolino, fin troppo timidamente, persino nella Legge di Stabilità Nazionale, a Nonantola ci troviamo con il CEAS (Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità) senza più dimora né operatore, a seguito del recente pensionamento della responsabile che lo ha retto per oltre trent’anni. Ancor più preoccupante, Nonantola, insieme ad altri tre comuni dell’Unione del Sorbara, non ha partecipato al bando regionale per il nuovo PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il clima), che dovrebbe adottare azioni incisive per la lotta ai cambiamenti climatici.
  • Sono trascorsi più di dieci anni dall’inizio del percorso di elaborazione del nuovo strumento Urbanistico Generale, che dovrebbe aggiornare il vecchio Piano Regolatore del 1997, ma ad ogni nuova legislatura sembra si debba ricominciare sempre tutto daccapo, con nuovi incarichi e nuovi costi, non fosse altro che la recente – pessima – Legge Urbanistica Regionale impone a tutti i Comuni di adottare il nuovo strumento entro il primo gennaio 2021 e giocoforza Nonantola dovrà essere pronta per quella data. Ricordiamo che, nel frattempo, le previsioni edificatorie presenti nel vecchio PRG potranno avere immediata realizzazione, il che significa per Nonantola la perdita di 27mila metri quadri di territorio agricolo (se verrà approvata la variante urbanistica dello scorso aprile), con buona pace del consumo zero di suolo.
  • Poche settimane fa è stato frettolosamente approvato il Documento triennale di Programmazione Economica, senza la presentazione, da parte del Sindaco, delle linee strategiche che dovrebbero caratterizzare l’azione amministrativa per gli anni 2019-21 e senza l’opportuno approfondimento ed arricchimento da parte dei consiglieri comunali, che non hanno avuto adeguato spazio di studio e di confronto.
  • A quasi otto anni dal terremoto, nonostante da tempo si dica che le risorse sono garantite, non è ancora chiaro quanto ci vorrà per ridare alla nostra comunità una sede municipale consona, unitaria e con funzioni ben definite, condivise, innovative e al passo con i tempi; altrettanto non sappiamo quando si concretizzerà il nuovo polo culturale. Nel frattempo, è bene ricordare che il pubblico paga fior di migliaia di euro per gli affitti delle diverse sedi dove sono dislocati i servizi comunali.
  • La palestra delle scuole medie non è ancora stata consegnata nè all’uso delle scuole, nè alle società sportive che ne fanno uso, a causa degli incredibili ritardi nell’esecuzione dei lavori.

Il bilancio 2020: un’occasione da non sprecare

Sappiamo bene che non esiste la bacchetta magica per risolvere i tanti problemi di un Comune, anche perché le risorse a disposizione, sia umane che economiche, nel corso di questi anni si sono progressivamente ridotte. Ma uno scatto in più, sia in termini di idee e progetti, sia in termini di relazioni più trasparenti ed efficaci con i cittadini, è doveroso richiederlo, pena la sfiducia generalizzata nel governo pubblico. Non vorremmo che, passate le elezioni, si ricominciasse con l’azione amministrativa incolore che ha caratterizzato la passata legislatura e che ha impoverito i tratti, da sempre distintivi, di una comunità vivace ed accogliente come quella nonantolana.

Nonantola Progetto 2030 si è costituita proprio per cercare risposte più avanzate ed inclusive, dandosi uno spazio di proposta e azione ampio e lungo: se per noi i primi passi della nuova Amministrazione targata PD e Una Mano per Nonantola sono deludenti, pensiamo anche che si debba cogliere l’occasione della prossima sessione di bilancio 2020 per mettere in campo un cambiamento di metodo e di merito. A nostro avviso, questo primo bilancio dovrà indicare sia le linee di indirizzo della prima parte della legislatura, che operare scelte precise e concrete che diano avvio alla loro realizzazione. Servono scelte e contenuti coerenti con una impostazione progettuale che guardi al futuro e mettano al centro le politiche sulla sostenibilità ambientale, economica, sulla formazione, sull’urbanistica, sulla cultura e sulla coesione sociale.

Siamo sempre pronti al confronto con tutti e ribadiamo sia la nostra collocazione di sinistra nell’area del centrosinistra, sia il valore propositivo e programmatico della nostra opposizione in consiglio comunale, che non è mai pregiudiziale, ma di merito. La concretizzazione dei progetti necessari alla comunità sarà la bussola che guiderà la nostra azione politica e amministrativa e determinerà il nostro atteggiamento nei confronti delle scelte che verranno effettuate dall’attuale maggioranza.

Le nostre proposte per il 2020

Partecipazione

Un nuovo metodo di governo che, lasciate alle spalle le logiche personalistiche, attivi meccanismi di partecipazione collettivi, dal coinvolgimento costante del consiglio comunale nelle scelte di indirizzo, al dotarsi di strumenti istituzionali per la comunicazione e l’informazione dei cittadini. Proponiamo l’attivazione di:

  • un giornalino del Comune;
  • un’applicazione per smartphone per le comunicazioni con l’Amministrazione;
  • un rinnovato sito web del Comune;
  • nuove consulte e Consigli Comunali aperti “tematici”.

Cominciare insomma a costruire un sistema di relazioni informative e consultive che coinvolgano i cittadini e aiutino l’Amministrazione a prendere le decisioni.

Decoro Urbano

Destinare parte dei 100mila euro recuperati dal bilancio Geovest all’assunzione di due figure addette alla pulizia del territorio, che intervengano costantemente soprattutto sui luoghi e spazi più critici (Parco della Pace e centro storico).

Sport

Avviare percorsi di ascolto dei soggetti sportivi di Nonantola per costruire un nuovo progetto di gestione in funzione della futura gara di assegnazione degli impianti, con l’obiettivo di recuperarne la loro funzione sociale.

Polo Socio-Sanitario

Avviare, con l’ASL e il Distretto del Sorbara, la riprogettazione dell’attuale struttura, facendo le necessarie modifiche e recuperando a funzione sociale gli spazi non più utilizzati o adibiti ad altre finalità (per esempio l’ex sede del Consorzio di bonifica), per allargarne le funzioni a:

  • medicina di comunità e di gruppo incentrata sulla collaborazione fra medico di famiglia, pediatra di base, personale infermieristico ed assistenti sociali;
  • punto di continuità assistenziale e di pronto di intervento attivo 24 ore su 24;
  • rafforzamento del Centro Diurno, che nelle dimensioni attuali risulta assolutamente inadeguato rispetto alla domanda territoriale.
Mobilità
  • Iniziare a lavorare seriamente sul nodo di Navicello, costruendo insieme ai Comuni limitrofi un progetto di viabilità che contempli anche spazi dedicati al trasporto pubblico e alla mobilità ciclabile e risolva in modo definitivo la congestione stradale fra Nonantola e Modena, interessando i Comuni dell’Unione del Sorbara, Modena e la Provincia. Il progetto proposto dal Comune di Modena non ci sembra essere la soluzione adatta.
  • Mettere in sicurezza il tratto di via di mezzo fra il sottopassaggio della tangenziale fino alla rotonda “Borsari”, coinvolgendo nel progetto i cittadini di Casette.
  • Riordino urbanistico di viale Rimembranze e di via Provinciale est dalla fine della ciclabile di via Larga fino alla zona Eurospin, con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche e rivedere il piano dei parcheggi, per creare zone sempre più ampie dedicate alla mobilità dolce e alla relazione.
Palazzo Comunale

Aprire subito un dibattito pubblico su:

  • il progetto di ristrutturazione di palazzo Salimbeni;
  • le funzioni che torneranno nella sede municipale;
  • l’organizzazione del nuovo Polo Culturale presso l’ex-nido Perla Verde.

Occorre poi individuare uno spazio pubblico adibito a centro di informazione e comunicazione dell’Amministrazione Comunale (sull’idea dell’Urban Center del Comune di Bologna) e sede delle consulte consigliari e civiche.

Cimiteri
  • Ampliamento degli spazi nei cimiteri delle frazioni e del capoluogo;
  • Realizzare uno spazio da adibire a sala del commiato, per porgere l’ultimo saluto anche in forma laica.
Intercultura

Finanziamenti alle scuole per attivare progetti interculturali dando respiro, oltre la scuola di italiano (oggi affidata in appalto), a politiche che superino la prima fase dell’accoglienza.

Urbanistica
  • Costruzione del Piano Urbanistico Generale, da realizzarsi con un percorso aperto ai cittadini, per ridisegnare il territorio di Nonantola e le sue relazioni urbanistiche con il resto del distretto e della città di Modena, partendo dal lavoro già fatto nel 2010;
  • Sollecitare i proprietari a recuperare gli edifici oggi in situazione di degrado con azioni di incentivo che consentano di superare definitivamente la fase del post-terremoto, soprattutto nel centro storico;
  • Ricucire, attraverso percorsi ciclo-pedonali sicuri il Centro storico alle sue zone limitrofe, dal Parco della Pace alla Pieve, dagli impianti sportivi alla ex-cantina sociale.
Ambiente
  • Rilanciare il Patto dei Sindaci, con l’adozione di un nuovo PAES, più avanzato negli obiettivi di superamento del consumo di combustibili fossili e di sostenibilità energetica;
  • nuove piantumazioni e la creazione di aree di mitigazione climatica;
  • potenziare l’azione verso Rifiuti Zero e la riduzione progressiva di rifiuti a smaltimento;
  • ridefinire e ricollocare il CEAS come centro propulsore delle attività formative ed informative.
  • Finanziamento di un Settembre pedagogico 2020 in applicazione del protocollo appena approvato tra i Comuni del Sorbara;
  • lavorare per la riduzione progressiva delle tariffe per trasporto scolastico;
  • intervenire in maniera omogenea con gli altri Comuni del Sorbara sul sistema educativo 0/6 anni per ampliarne ed arricchirne l’offerta pedagogica, anche con la riduzione delle rette.

Se ci fosse Pietro Ingrao, oggi sarebbe qui nei cortei, nelle piazze a gridare insieme ai giovani. Per il clima, sì. Ma ben sapendo quale politica serva e modelli economici globali hanno condotto la terra sull'orlo di un collasso. Se ci fosse Pietro, insieme ad Enrico, sarebbero lì a parlare di un futuro possibile, tutto attuabile nelle possibilità dei giovani che devono studiare, acquisire conoscenze per leggere la Storia del pianeta, dei suoi popoli, dei capi che hanno usato il potere come strumento per arricchire chi lo era già e accontentarsi di briciole per i loro popoli.

Ci manchi Pietro, proprio oggi 27 settembre 2015 ci hai lasciato soli e sparpagliati e, come diceva Laura, senza un partito, degno di questo nome.

Lo scorso 30 luglio il Consiglio Comunale di Nonantola, su nostra proposta, ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al Parlamento italiano di non convertire in legge il cosiddetto "decreto sicurezza bis" perchè mette in contrasto la legislazione italiana con quella internazionale. Si chiede anche al Governo di promuovere a livello europeo la revisione del Trattato di Dublino e alle forze politiche di indicare una linea politica alternativa a quella dei "porti chiusi" in accordo con il piano "Global Compact on Migrations" messo a punto dall'ONU.

L'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia.

Anticipiamo che abbiamo anche presentato un'interrogazione sullo stato dei lavori di ristrutturazione della palestra delle scuole medie e una sulle barriere architettoniche ancora presenti in piazza Liberazione dopo l'intervento di riqualificazione. Auspichiamo di ricevere le risposte nel primo Consiglio Comunale di settembre ed invitiamo i cittadini a presenziare per ascoltare direttamente le risposte dell'Amministrazione.

La mia candidatura non nasce contro qualcuno, ma per costruire un progetto nuovo per il nostro Comune e per dare prospettive concrete al nostro territorio. Dobbiamo farlo in autonomia, dopo aver constatato che il bisogno di rinnovamento non è stato condiviso dal PD e dalla lista Una mano per Nonantola.

La nostra lista si ispira agli obiettivi ONU di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e si rivolge a quelle persone in difficoltà a trovare una propria casa politica, deluse dal passato e dalla direzione che sta prendendo “il nuovo” (M5S), oggi molto preoccupate dalle spinte a destra che la paura alimenta nel paese.

Per fare argine all’avanzata delle destre non sono sufficienti gli appelli all’unità: serve l’idea che sia possibile cambiare, innovare, immaginare e costruire il futuro.

RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA E SVILUPPO SOSTENIBILE: ANCHE A NONANTOLA È POSSIBILE!

Equità sociale e lotta alle diseguaglianze passano attraverso il cambiamento dei paradigmi che sostengono lo sviluppo economico, indirizzandoli alla riconversione ecologica e alla sostenibilità ambientale. A livello locale è possibile agire intervenendo sul patrimonio infrastrutturale, con miglioramenti della dotazione ambientale e delle attrezzature ecologiche.

Servono politiche integrate con la Regione per:

  • Sostituzione delle fonti fossili con fonti rinnovabili sui tetti dei capannoni
  • Miglioramento dei sistemi di depurazione delle acque che eviti di immettere in rete sostanze dannose alla salute
  • Abbattimento delle emissioni intervenendo sui processi produttivi con le migliori tecnologie
  • Risanamento degli ambienti di lavoro per garantire la salute di chi lavora e di chi abita esternamente

Perché il lavoro sia “sicuro” per tutti, il Comune e l’Unione devono istituire un Tavolo dell’Economia che discuta sul tema del cosa produrre, come produrre, per chi produrre, improntando la riconversione del sistema produttivo all’innovazione e ricerca e intervenendo sul sistema di regole e di relazioni.

AGRICOLTURA

Occorre affrontare il tema della sua riconversione ecologica: colture e allevamento intensivi hanno modificato il paesaggio e l’utilizzo massiccio della chimica ha peggiorato la qualità dell’aria, dell’acqua e dei terreni. Con la coltivazione biologica e l’allevamento improntato al benessere animale e alla sicurezza alimentare anche a Nonantola è possibile fare agricoltura di qualità e la presenza di un soggetto economico “speciale” come la Partecipanza Agraria può dare un grosso contributo.

TURISMO

La produzione agricola di qualità e la valorizzazione del paesaggio determineranno effetti positivi anche sul turismo a Nonantola. La costruzione di una rete sinergica fra eccellenze architettoniche e culturali (abbazia, torri, musei), tappe storiche della comunità nonantolana (Partecipanza, villa Emma, lotta partigiana), beni naturalistici (Torrazzuolo, zone umide, Partecipanza) porterà alla fruizione dei suoi prodotti enogastronomici con un’offerta ampia di servizi (percorsi ciclo pedonali, strutture ricettive, servizi di accompagnamento, accessibilità ai musei) gestiti anche in collaborazione con il Volontariato.

ECONOMIA CIRCOLARE

Occorre passare dall’economia lineare, basata sull’estrazione continua di materie prime, sul consumo di massa e sulla produzione di rifiuti, all’economia circolare, basata sul principio di riduzione dello scarto, sulla differenziazione delle fonti di approvvigionamento e sull’allungamento della vita del prodotto. Occorre promuovere: riduzione, recupero e riciclo dei “rifiuti”, sinergie fra i diversi gestori, messa in rete dei centri per il riuso, esperienze produttive locali legate al riciclo di plastica, carta e vetro accordi di filiera sottoscritti da aziende, associazioni, Comune.

ECONOMIA SOLIDALE

Occorre superare la fase dell’elaborazione culturale avanzando proposte concrete nel quadro di un modello sociale economico e culturale improntato a principi di eticità e giustizia, di equità e coesione sociale, di solidarietà e centralità della persona, di tutela del patrimonio naturale e legame con il territorio.

Come ambiti di intervento proponiamo:

  • l’abitare solidale, coniugando il recupero edilizio all’adeguamento degli spazi di vita; attraverso lo Sportello Sociale e il Volontariato, si deve lavorare per un incontro domanda e offerta che concili i diversi bisogni e offra servizi inclusivi alle persone;
  • promozione a livello di Unione del Sorbara, di un Distretto Sociale che metta in rete soggetti economici, consumatori e gruppi di acquisto.

In questi 7 anni che ci separano dal terremoto si è fatta sentire pesantemente la chiusura della sede del Municipio: il Palazzo Salimbeni deve ritornare ad essere al più presto sede prestigiosa e punto di riferimento per la nostra comunità. Il suo recupero è di vitale importanza anche per dare ai cittadini un riferimento che alimenti coesione, sviluppi identità e dia senso allo stare insieme della comunità.

L’URBAN CENTER

La riapertura del Palazzo Municipale deve rappresentare non solo il ritorno alle funzioni istituzionali e amministrative, ma anche l’apertura di un luogo speciale per i cittadini. Per questo proponiamo di attrezzare al suo interno un URBAN CENTER, ossia uno spazio adibito a centro di tutta l’attività di informazione e comunicazione dell’Amministrazione Comunale, un luogo della trasparenza e della partecipazione, dove i cittadini possano:

  • Prendere conoscenza di atti e progetti riguardanti il disegno urbanistico del paese, i suoi servizi e le sue dotazioni.
  • Accedere alle informazioni riguardanti la qualità ambientale di Nonantola.
  • Trovare spazi per i processi partecipativi, con salette dedicate.

LA PARTECIPAZIONE

Per dirigere e orientare la complessità organizzativa e socio culturale di Nonantola, serve un “metodo di governo” che avvicini i cittadini al palazzo e li coinvolga nei processi decisionali; servono nuovi meccanismi di partecipazione e nuove modalità di fare politica, avvalendosi anche delle nuove tecnologie. Vanno pertanto istituite, estese o rafforzate le Consulte: la consulta del volontariato, la consulta dello sport, la consulta della cultura e dei saperi, l’osservatorio ambientale, il tavolo dell’economia, il bilancio partecipativo, il tavolo della convivenza. Affinché la partecipazione non sia estemporanea, è necessario che l’Amministrazione costruisca norme regolamentari apposite e costruisca un sistema di relazioni informative, conoscitive e operative con i servizi comunali.

L’UNIONE DEL SORBARA

In questi anni si è assistito ad un impoverimento, tecnico e umano, della “macchina comunale”, aggravato dalla quasi scomparsa della Provincia, che hanno pesantemente limitato l’azione di analisi e di progettazione del Comune; le funzioni di Area Vasta non sono state compensate dalle Unioni perché istituzionalmente e geograficamente limitate. Anche l’Unione del Sorbara, alla quale aderiscono Nonantola, Bomporto, Ravarino, Bastiglia, Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro, ha mostrato questi limiti: serve una volontà politica coesa che travalichi il territorio comunale e svolga funzioni strategiche di pianificazione tecnica e di coordinamento.

L’Unione deve dotarsi di un Ufficio di Piano e di Programmazione per le politiche urbanistiche, ambientali e sociali, mettendo in rete le competenze già presenti nei singoli Comuni e rafforzandole, mentre in ogni singolo Comune devono essere garantiti i servizi di front-office.

Operare per e con i giovani: servono capacità e volontà di affiancare a loro, oltre alle realtà più tradizionali (associazionismo sportivo, parrocchie, agenzie pubbliche comunali) che mantengono intatto il loro immenso valore, quello di aggregazioni più informali e a volte alternative, dove possano ritrovarsi anche coloro che risultano più refrattari a modalità gerarchiche e strutturate, privilegiando le relazioni paritarie, adesioni multiple, informali e flessibili.

LE NOSTRE PROPOSTE

  • Mettere a sistema gli interventi diffusi nel territorio per aree specialistiche.
  • Continuare ad offrire molteplici opportunità (sport, teatro, musica, giochi, letture, cinema, volontariato, ecc…), con modalità che vadano dalla fruizione al protagonismo individuale e collettivo e che alimentino lo star bene e la coesione sociale.
  • Creare situazioni aperte e stimolanti anche per quell’area giovanile che non ha ancora una collocazione. Un luogo, tanti luoghi, spazi urbani informali e pubblici, liberi di essere progettati e che rispondano ad esigenze in continuo cambiamento.
  • Costruire un’alleanza tra soggetti diversi, istituzioni, associazioni, scuola, volontariato e uno spazio di riferimento strutturato e “largo”, che stimoli consumo, azione critica e ricerca di nuovi orizzonti, possibilmente inserito nel nuovo Polo Culturale.
  • Prevedere ogni 2 anni un report sulle politiche giovanili per effettuare i necessari aggiornamenti.