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Vogliamo un polo socio-sanitario anche a Nonantola

Le Case della Salute di Castelfranco e Bomporto non possono essere considerate esaustive della domanda di assistenza socio sanitaria di Nonantola e del Distretto. L’evolversi delle patologie, l’aumento dell’aspettativa di vita e delle malattie correlate (croniche e invalidanti), il cambiamento della cultura del corpo, la qualità delle tecnologie e della medicina a disposizione delle cure, l’aumento delle differenze culturali sovrapposto all’aumento delle fragilità fisiche e psichiche producono una domanda di assistenza più complessa sia sul piano quantitativo che qualitativo.

Per rispondere ad una domanda così articolata con “cure appropriate” occorre una presa in carico dell’utenza in modo sempre più “globale”, per accompagnarla nel suo “percorso di vita” con un’assistenza sempre più domiciliare e meno ospedaliera. Nonantola è già dotata di una struttura edilizia polifunzionale che può diventare un polo socio sanitario per il supporto ai servizi a domicilio e ai più deboli. Producendo le necessarie modifiche nella struttura oggi esistente e recuperando a funzione sociale spazi non utilizzati o adibiti ad altre finalità, vanno riallocati in spazi più adeguati Croce Blu/AVIS/Centro Prelievi/Consultorio Famigliare/Consultorio Demenze/Neuropsichiatria Infantile/SAUB; nel Polo dovranno trovare spazio attività di “Medicina di Comunità e di Gruppo” incentrate sulla collaborazione fra Medico di famiglia, personale infermieristico e assistenti sociali.

Inoltre:

  1. Va sviluppata l’attività infermieristica rivolta alle cronicità, in particolare la demenza, sfruttando anche la concomitanza del Centro Diurno che deve essere potenziato;
  2. Vanno coordinate le attività domiciliari: prelievi, terapie anticoagulanti, cure palliative;
  3. Vanno armonizzati l’erogazione e l’utilizzo dei contributi economici (nazionali e regionali) per creare un supporto alle prenotazioni CUP per le persone più deboli.

Anche a Nonantola ci sono problematiche di microcriminalità che, spesso, ma non solo, si allacciano a problematiche di degrado sociale. Per questo il problema va affrontato a “tutto tondo” e non solo dal punto di vista securitario.

Per il nostro territorio proponiamo:

  1. CASERMA: l’errore di questi anni è stato il non aver dato battaglia per far mantenere gli impegni presi al Ministero degli Interni. La soluzione odierna (concessione edilizia a favore del privato) sposta solo il problema al 2023: vanno portati subito al un tavolo Prefettura e Ministero degli Interni per risolvere il problema stabilendo che le risorse necessarie per la nuova caserma devono essere a carico dello Stato e non dei nonantolani.
  2. TAVOLO DELLA CONVIVENZA: va istituito il Tavolo della Convivenza che raccordi i soggetti che operano in tutti i versanti della sicurezza (vigili, carabinieri, servizi sociali, scuole, associazioni sportive, ecc.).
  3. CONTROLLO DI VICINATO: deve operare nell’ambito del Tavolo della Convivenza e deve agire in stretto collegamento con tutte le forze preposte a garantire la sicurezza sul territorio.

La mobilità è uno dei maggiori problemi della società odierna, sia dal punto di vista del traffico, sia dal punto d vista della qualità dell’aria. Per questo la soluzione è costruire progetti nuovi che consentano mobilità alternative all’automobile e a nuovi percorsi stradali.

Per il nostro territorio proponiamo:

  1. NODO NAVICELLO: si può risolvere costruendo insieme ai Comuni limitrofi un progetto sovracomunale di viabilità ANCHE alternativa (ciclabili, corsie preferenziali per trasporto pubblico);
  2. ZONE 30 km/h: Nonantola, come avviene in tanti altri Comuni, deve costruire zone a 30 km/h attorno al centro storico e rivedere il piano sosta per fare posto a veri e propri percorsi ciclopedonali.
  3. COLLEGAMENTO CAPOLUOGO/FRAZIONI: vanno collegati capoluogo e frazioni con percorsi in sicurezza, PRIORITARIAMENTE a partire dalla frazione “Casette”, riordinando il tratto di strada che va dal sottopassaggio alla rotonda “Borsari”.
  4. PIANO MOBILITÀ: va elaborato, con i Comuni del Distretto, un piano di mobilità, anche dolce che connetta attraverso una rete integrata di ciclabili le eccellenze del territorio (Torrazzuolo/Partecipanza/Villa Sorra/Oasi Manzolino);
  5. PERCORSI SCUOLA/LAVORO/CASA: vanno messi in sicurezza i percorsi casa/scuola, chiudendo parzialmente al traffico le zone antistanti alle scuole. Va incentivato l’uso della bicicletta per il percorso casa/lavoro diretto nella zona artigianale coinvolgendo forze sociali e associazioni economiche.
  6. RISORSE: vanno ricercate coinvolgendo anche la Provincia e riutilizzando risorse oggi allocate per opere pensate decenni fa.


Domenica 14 aprile alle ore 11,00 presso la sede di piazza Liberazione n.2 presenteremo i candidati della nostra lista alla carica di consigliere comunale.

Per l’occasione sarà offerto un aperitivo a tutti i cittadini che vorranno partecipare, capire, o anche solo scambiare idee e suggerimenti con i nostri candidati.

Nonantola Progetto 2030, la lista civica e di sinistra che si proporrà ai cittadini nonantolani alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio, presenterà il proprio candidato sindaco domenica 7 aprile alle ore 11,00 presso la sede di piazza Liberazione n.2.

Per l’occasione sarà offerto un aperitivo a tutti i cittadini che vorranno partecipare, capire, o anche solo “scambiare due parole”.

Nei mesi scorsi abbiamo fatto diversi tentativi, con le forze politiche con cui condividiamo l’attuale programma di legislatura e con liste più o meno civiche recentemente costituite, per dare vita a uno schieramento plurale basato su un solido accordo programmatico che fosse preliminare a un’intesa sui nomi (del sindaco e della giunta), convinti come siamo che il potere debba essere al servizio di progetti utili a cambiare in meglio la vita delle persone, e non fine a sé stesso.

Poiché questi soggetti ci hanno risposto che prima si definisce il candidato sindaco e solo dopo si parla di contenuti, ci siamo rivolti direttamente alla candidata sindaca Federica Nannetti, ponendo anche a lei, con forza, la questione della costruzione di un nuovo progetto per Nonantola, condizione secondo noi indispensabile per non ripetere il brutto risultato elettorale ottenuto anche a Nonantola il 4 marzo 2018 dalle forze del centrosinistra.

La risposta della sindaca, cui va riconosciuto il merito di avere aperto un’interlocuzione con noi, mette in rilievo un importante punto di condivisione dei valori di fondativi nei quali anche noi ci riconosciamo (antifascismo, accoglienza, inclusione, coesione sociale, tutela dei beni comuni, senso civico e sviluppo sostenibile) ma lascia ampiamente scoperto il fronte programmatico e quello della modalità di gestione della coalizione plurale. Non viene cioè condiviso quel bisogno di rinnovamento che, anche a Nonantola, era già stato rilevato dall’analisi dei risultati del nostro questionario: criticità dello stato dell’ambiente e della mobilità pedonale, ciclabile e automobilistica; forte ritardo sul recupero del palazzo comunale e del polo culturale previsto nell’ex-nido Perla Verde; forte ritardo con cui procede la pianificazione urbanistica del territorio, mancanza di progettualità e nuove idee per il nostro territorio; maggiore autonomia delle istituzioni pubbliche rispetto al ruolo troppo invasivo dei partiti.

In queste condizioni non ci resta che stare nel campo della sinistra in autonomia, dando il via alla formazione di una lista civica di cittadini di varia estrazione politica, culturale e sociale che si collochi nell’area della sinistra e che, richiamandoci agli obiettivi dell’ONU di Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, abbiamo chiamato “Nonantola Progetto 2030”. Una lista che nasce non contro qualcuno, ma per costruire un progetto nuovo per il nostro Comune e come stimolo ad agire concretamente per dare prospettive al nostro territorio. Una lista che si rivolge a un elettorato in difficoltà a trovare una propria casa politica, deluso dal passato, ma anche dalla direzione che sta prendendo ciò che aveva ritenuto potesse rappresentare il nuovo (M5S) e oggi molto preoccupato dalle spinte a destra che la paura alimenta nel paese.

Una lista che si colloca nell’area di centrosinistra e lì intende rimanere oggi e domani. Una lista che pensa che per fare argine all’avanzata delle destre non sono sufficienti gli appelli all’unità se non sono supportati dall’idea che sia possibile cambiare, innovare, immaginare e costruire il futuro.

In questi mesi di avvicinamento alle elezioni amministrative abbiamo avanzato alle forze politiche e ai cittadini due proposte metodologiche che potessero servire non solo a battere le destre, ma anche al necessario rilancio dell’azione politico-amministrativa di Nonantola, partendo dal bisogno di nuova progettualità e profonda innovazione.

Più precisamente abbiamo suggerito:

  1. La costituzione di un tavolo aperto e democratico dove partiti, associazioni e cittadini potessero confrontarsi liberamente, partecipando pienamente all’analisi della situazione attuale e all’elaborazione di un progetto per la Nonantola dei prossimi anni.
  2. L’esigenza di partire dalle cose da fare, cioè dall’elaborazione dei programmi, e non dagli schieramenti e dalle persone.

Dalle forze politiche abbiamo ricevuto risposte identitarie come “il nostro simbolo deve apparire comunque” e/o legate alla ricandidatura di persone.  Sono stati lanciati appelli all’unità, ma nei fatti ognuno era intento a coltivare il proprio orticello. Ancora una volta, ci viene proposto un metodo di lavoro illogico e opposto a quanto sarebbe necessario. Alla proposta “prima i programmi” ­― per dare, senza candidature precostituite, solide basi all’edificio da costruire ― ci si risponde “il candidato Sindaco non si tocca”. Abbiamo quindi verificato, nostro malgrado, che non si è voluto dar vita a un tavolo politico-programmatico che precedesse la candidatura della figura del Sindaco. Invece di partire dalle fondamenta, si parte dal tetto.

Noi continuiamo a pensare, testardamente, che per il nostro paese sia necessaria una svolta vera: sia nei contenuti programmatici, che nel metodo di governo. Serve analisi di ciò che è stato fatto, negli aspetti positivi come nei limiti avuti nell’azione di governo. Serve capacità progettuale. Serve innovazione sia politica che programmatica. Vogliamo insistere, non demordere e provare a tenere ferma la barra sui contenuti programmatici e sulla visione che si dovrebbe avere del paese, dando avvio a un confronto pubblico con i cittadini che parta dall’analisi della realtà di questi ultimi anni. Il questionario che abbiamo distribuito nei mesi scorsi ha dato indicazioni sui punti di forza e le criticità che il nostro gruppo consigliare aveva già in parte riscontrato nel corso della legislatura che si sta concludendo. Su queste basi abbiamo elaborato i punti essenziali su cui costruire un programma di lavoro per i prossimi anni.

Questi brevi spunti programmatici costituiscono il punto di riferimento per la costituzione di una lista civica, aperta e plurale, che vogliamo chiamare Nonantola Progetto 2030, per presentarci alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio. Come principi fondativi la lista assume:

  • la salvaguardia della storia politica e culturale di Nonantola, da sempre coerente con i valori della Costituzione;
  • la valorizzazione dell’inclusione e della coesione sociale;
  • le problematiche della sostenibilità ambientale, culturale ed economica;
  • il bene comune e il rilancio di un nuovo senso civico a fronte di un individualismo aggressivo dettato dalla paura.

Occorre risolvere il nodo dei rapporti che la lista civica Nonantola Progetto 2030 deve tenere con i soggetti del panorama politico nonantolano. Constatato che gli sforzi per la costituzione di un tavolo aperto hanno avuto come unico risultato l'imposizione della figura di un candidato sindaco (nella persona di Federica Nannetti) e visto che per noi non si tratta e non si è mai trattato di una questione di personalizzazione di tale figura, ma piuttosto di contenuti politici e programmatici, chiediamo a questo punto che sia il candidato sindaco a esprimersi sugli indirizzi programmatici da noi elaborati e indichi come intenda gestire l’eventuale alleanza plurale, assicurando pari dignità a tutti i soggetti che ne fanno parte. Sulla base delle risposte ricevute la lista potrà assumere la decisione definitiva sulla sua collocazione.

Ribadiamo che non si tratta di una questione di personalizzazione della figura del sindaco, ma di dimostrare che è possibile mettere in campo un nuovo progetto politico che prende atto del voto del 4 marzo e, senza paura di fare i conti con i limiti avuti in questi anni, provi a rilanciare l’azione politico-culturale necessaria per il nostro territorio. I pur importanti appelli all’unità non sono sufficienti se non sono supportati da quegli elementi di discontinuità e innovazione necessari per recuperare un rapporto credibile con i cittadini.

Nonantola, 26 febbraio 2019

Il Gruppo Consigliare Articolo 1 - MDP e Sinistra Italiana

Le elezioni del 4 marzo hanno cambiato tutto
Il risultato elettorale del 4 marzo, anche a Nonantola, indica che non bastano più né le vecchie formule politiche, né i bilanci in ordine. Non è più sufficiente l’agenda del “buon governo” o un elenco di cose fatte “nonostante i tagli”, ma occorre aprire un confronto vero con cittadini, associazioni, volontariato e forze politiche, per costruire una nuova idea di comunità che ridia senso al vivere qui e ora.

Dialogo e ascolto
Come gruppo consigliare Articolo 1 e Sinistra Italiana di Nonantola stiamo lavorando su due piani:

  1. un serrato dialogo con le forze politiche con cui condividiamo l’attuale programma di legislatura (PD), con la lista civica "Una mano per Nonantola", recentemente costituitasi, e con Rifondazione Comunista.
  2. l’apertura di una fase di ascolto dei cittadini e delle associazioni, attraverso la distribuzione di un questionario (non un sondaggio) sullo stato dei servizi e del governo di Nonantola.

Come vedi Nonantola? I risultati del questionario
Dal questionario si ricavano giudizi positivi, critici e negativi su diversi argomenti che riportiamo qui in sintesi.

Giudizi positivi
Servizi culturali e scolastici; volontariato; beni monumentali; farmacia comunale; casa dell’acqua; grande distribuzione; mercato del giovedì e del mercoledì.

Giudizi critici o negativi
Mobilità (nodo di Navicello); mobilità dolce (ciclabili, zone 30 km/h); ambiente (aria, pulizia strade e parchi); spazi aggregativi; ristrutturazione di piazza Liberazione; rapporto amministrazione-cittadini (strumenti informativi e partecipativi).

In particolare ci vengono segnalate forti criticità su:

  • stato dell’ambiente e della mobilità (pedonale, ciclabile e automobilistica a Navicello);
  • forte ritardo sul recupero del palazzo comunale come luogo di riferimento istituzionale e per i servizi ai cittadini (es. anagrafe), incluso il polo culturale previsto nell’ex-nido Perla Verde;
  • forte ritardo con cui procede la pianificazione urbanistica del territorio (Piano Urbanistico Generale).

Il quadro complessivo che emerge è:

  1. apprezzamento per i servizi “storici” del nostro Comune (ludoteca, fonoteca, biblioteca, ecc…);
  2. si sollecita una nuova progettualità e nuove idee per il nostro territorio;
  3. rilancio dell’iniziativa pubblica;
  4. si chiede maggiore autonomia delle istituzioni pubbliche rispetto a un ruolo giudicato troppo invasivo dei partiti. È sulla base di queste indicazioni che intendiamo fondare le nostre priorità per la costruzione del programma.

Nel mese di gennaio avvieremo una serie di incontri aperti, da cui usciranno le nostre proposte programmatiche. Siamo tuttavia convinti che non basti ragionare all'interno dei propri ambiti di riferimento, perché la politica dei partiti ha bisogno di rinnovarsi, lasciandosi cambiare, arricchire e contaminare.

Costruire un nuovo progetto per Nonantola: una proposta
Avanziamo una proposta a tutti i soggetti (partiti, associazioni, cittadini) uniti dall'idea di costruire un nuovo progetto per Nonantola che:

  • salvaguardi la sua storia politica e culturale, da sempre coerente con i valori della Costituzione;
  • valorizzi l’inclusione e la coesione sociale;
  • si misuri con le problematiche della sostenibilità ambientale, culturale ed economica;
  • valorizzi il bene comune e rilanci un nuovo senso civico a fronte di un individualismo aggressivo dettato dalla paura.

A questi soggetti proponiamo di:

  1. individuare uno spazio aperto di confronto e di dare vita ad un luogo dove discutere di programmi e dove mettere insieme le specifiche elaborazioni, aprendole al contributo dei cittadini, delle associazioni e di tutti coloro intendano contribuire all'elaborazione del progetto;
  2. definire in modo collegiale, trasparente e democratico il coordinamento e la gestione di questo tavolo di discussione;
  3. se nascerà un progetto condiviso, si individueranno i criteri per la scelta della squadra di governo più idonea a realizzarlo;
  4. definire regole trasparenti per far funzionare in modo democratico e plurale la possibile coalizione;
  5. la coalizione plurale dovrà continuare a relazionarsi, per tutta la durata della legislatura, con il tavolo programmatico che l’ha promossa.

Siamo convinti che serva uno scatto in avanti per dare un segnale di ripartenza a partire dai nostri territori, senza paura di fare i conti con i limiti avuti in questi anni. Abbiamo la consapevolezza che non è nel chiuso dei nostri rispettivi recinti che potremo trovare il bandolo di una matassa difficile da sbrogliare e recuperare un rapporto credibile con i cittadini. Sentiamo l’esigenza di attivare nuove energie per la definizione di progetti ambiziosi, che accendano passione, condivisione, coinvolgimento e protagonismo e l’adesione più ampia possibile a un progetto di profondo cambiamento della politica.

A tutti i cittadini auguriamo un sereno 2019.

Sono tanti i cittadini che hanno risposto al questionario (abbiamo raccolto 91 questionari compilati), ai quali va il nostro ringraziamento per il tempo e l’impegno dedicati. Essi ci hanno fornito importanti indicazioni sia di critica, che di proposta.

Dal questionario si ricava un giudizio sostanzialmente positivo per quanto riguarda i servizi culturali e scolastici e un grande apprezzamento per le attività di volontariato. Molto apprezzato anche il recupero dei beni monumentali che caratterizzano Nonantola (abbazia, torre dei modenesi). Il giudizio è positivo anche su singoli aspetti quali la farmacia comunale, la casa dell’acqua, la grande distribuzione e i mercati del mercoledì e del giovedì, mentre sono espressi elementi di forte criticità sugli aspetti riguardanti la mobilità in generale (nodo Navicello), la mobilità dolce (piste ciclabili e messa in sicurezza della mobilità pedonale) e sullo stato dell’ambiente in generale (pulizia di strade e parchi, ecc…). Preoccupazione viene espressa anche sulla coesione sociale e sulla sicurezza, mentre problematicità vengono rilevate sulla qualità e quantità degli spazi aggregativi, in particolare per i giovani e sulla qualità del rapporto fra amministrazione e cittadini, con particolare riferimento agli strumenti informativi e partecipativi attualmente in campo. Si segnala anche una forte perplessità sulla modalità di realizzazione dei lavori di ristrutturazione di piazza Liberazione e si la-menta il ritardo con cui procede la pianificazione urbanistica del territorio. Infine i cittadini lamentano come la collocazione degli uffici comunali su più sedi non consenta una piena accessibilità ai servizi, per cui il tema della recupero del palazzo municipale, anche come luogo di riferimento istituzionale, si ripropone con forza e priorità.

Il giudizio complessivo che emerge è quello di una comunità che apprezza i servizi “storici” del nostro Comune e ritiene importante che siano stati mantenuti. Viene però anche sollecitata nuova progettualità e nuovo protagonismo da parte di chi amministrerà questo Comune nella prossima legislatura attraverso il rilancio dell’iniziativa pubblica e chiedendo che i nuovi amministratori siano all’altezza di questa sfida. I cittadini chiedono infine maggiore autonomia delle istituzioni rispetto ad un ruolo giudicato troppo invasivo dei partiti.

Per semplificare la lettura dei risultati abbiamo sintetizzato le risposte multiple (molto buono, buono, sufficiente, insufficiente, molto insufficiente) con un voto, assegnando rispettivamente voto 10, 8, 6, 4 e 2 alle singole risposte e calcolando infine la media dei voti. I risultati sono riportati qui a fianco.

Oltre due terzi dei questionari sono stati compilati anche nelle parti di proposta “aperta”, che noi abbiamo letto con grande attenzione e interpretiamo come forte desiderio di partecipazione da parte dei cittadini. Abbiamo cercato di raggruppare per tematica le molte risposte.

Elementi di criticità segnalati con particolare vigore

  • pulizia dei parchi, della tangenziale, dei cimiteri, intervenire su ex-pizzeria Nosadella diventata ormai una vera discarica;
  • disinfestazioni delle aree pubbliche e delle buchette (caditoie);
  • problema dei rifiuti abbandonati e decoro delle aree intorno ai contenitori di raccolta;
  • mobilità e nodo Navicello, mobilità dolce verso Modena, Casette e le altre frazioni;
  • ciclabili da collegare al centro storico, mettere in sicurezza le strade vicine al centro storico, zone 30 km/h e passaggi pedonali da riorganizzare, risolvere il problema della curva fra via Vittorio Veneto e via di mezzo;
  • centro storico non all’altezza della sua fama, insopportabili i tempi biblici per la realizzazione di piazza Liberazione, incredibile la situazione della casa di tutti (il nostro Municipio);
  • poca disponibilità ad accettare le critiche;
  • richiesta di porre fine all’espansione urbanistica ;
  • un Comune fermo, poca progettualità, in sofferenza a ripensarsi e che vive più sulle realizzazioni passate;
  • due critiche politiche all’atteggiamento del nostro Gruppo Consigliare giudicato troppo polemico nei confronti dell’Amministrazione; tre critiche per troppa arrendevolezza; sei critiche esplicite al Sindaco.

Proposte (che in parte riprendono gli elementi delle critiche)

  • prestare maggiore attenzione alla qualità dell’aria;
  • ciclabili verso le frazioni e collegate al centro storico o al capoluogo, più zone a 30 km/h;
  • maggiore attenzione a Villa Sorra e alle aree golenali, alla sostenibilità ambientale maggiore attenzione al decoro del paese e al Parco della Pace ;
  • più spazi per sport liberi (cioè praticato fuori dalle associazioni sportive), mancanza di una piscina pubblica;
  • rivedere l’uso degli spazi della ex-stazione delle corriere e ripensare spazi e proposte per il mondo giovanile;
  • costruire una comunità coesa anche attraverso l’ampliamento dell’offerta culturale di livello rilanciando il ruolo diretto del pubblico;
  • manutenzione delle aree cortilive delle scuole;
  • rivedere il rapporto fra volontariato e servizi di competenza pubblica, rassegnando al pubblico il suo ruolo;
  • alzare il livello dell’accoglienza turistica a Nonantola;
  • esigenza di riavere una casa comune per i cittadini, il Municipio;
  • esigenza di spazi comuni pubblici socializzanti e per iniziative di comunità.

Proposta politica

  • poche le indicazioni nominative per il futuro Sindaco: due conferme e due critiche per l’attuale Sindaco, tre segnalazioni per Enrico Piccinini, Stefania Grenzi, Ornella Bonacina e Morena Piccinini, una per Alessandro di Bona, Sonia Canadè, Antonella Spada e Anna Galli;
  • tre richieste di ricambio totale della giunta, una conferma, una richiesta che chi guida sia residente a Nonantola, una richiesta di confermare in ogni modo un’alleanza di centrosinistra.
  • prevalente la segnalazione che chi governa lo faccia con i cittadini prima che con i partiti di riferimento, aumentando gli spazi di partecipazione, informazione e coinvolgimento dei cittadini;
  • grande attenzione per il civismo e per un Sindaco più indipendente dai partiti, senza abbandonare, anzi tenendo ben salda, la vocazione ambientalista , inclusiva e solidale della nostra comunità.